A2A valuterà con attenzione il progetto di fusione annunciato ieri da Agsm Verona e Aim Vicenza per la creazione della “Multiutility del Veneto”. Operazione che per la sua realizzazione necessita di un partner industriale.
L’Ad della società lombarda, Valerio Camerano, a margine di un convegno in Bocconi, ha riportato che verranno monitorati attentamente i prossimi passi delle due utility venete.
Agsm Verona e Aim Vicenza hanno incaricato l’advisor industriale Roland Berger e i rispettivi legali di individuare un partner industriale in grado di supportare il disegno di crescita.
Il progetto “Multiutility del Veneto” prevede l’integrazione di tutti gli attuali rami di attività, cioè vendita di energia, ciclo integrato dei rifiuti, produzione e distribuzione di energia e calore e servizi alle amministrazioni comunali.
L’aggregazione porterà alla nascita di una nuova realtà industriale con un fatturato di 1,1 miliardi, un margine operativo lordo di oltre 130 milioni e 2.250 dipendenti.
Altro fronte caldo è rappresentato dal dossier Sorgenia.
“Credo che gli advisor stiano valutando l’affinamento della shortlist. Sulla tempistica credo sia questione di settimane”, ha detto Valerio Camerano.
L’Ad ha poi confermato che A2A sarà in gara con la ceca Eph, con la quale punta ad acquisire tutti gli asset del produttore e venditore di energia elettrica e gas messo in vendita dalle banche proprietarie, dopo il risanamento della società a seguito della ristrutturazione del debito.