Comparto bancario ancora ben intonato a Piazza Affari. Intorno alle 16:00 il Ftse Italia Banche guadagna l’1,6%, dopo il +2,8% messo a segno ieri.
La performance è supportata dall’ulteriore restringimento dello spread Btp-Bund sotto i 240 pb dopo che ieri era sceso in area 245 punti base (fonte Mts Markets).
Il tutto che il presidente della Bce, Mario Draghi, ha affermato che la banca centrale dispone di ampie munizioni per fare fronte al rallentamento dell’economia, incluse la riapertura del Qe e un taglio dei tassi, in quest’ultimo caso valutandone gli impatti negativi sui bilanci bancari.
Il focus del mercato resta sempre sulla tenuta dei conti pubblici italiani e sul dialogo sull’asse Roma-Bruxelles per evitare l’avvio della procedura d’infrazione contro l’Italia per eccesso di debito, raccomandata dalla Commissione Europea, con il premier, Giuseppe Conte, deciso a evitarla, pur difendendo le scelte di politica economica.
Acquisti su tutti i titoli del Ftse Mib, con Banco Bpm (+2,3% a 1,76 euro), UniCredit (+1,1% a 10,61 euro), Intesa Sanpaolo (+1,2% a 1,89 euro), Bper (+1,6% a 3,59 euro), Ubi (+2,1% a 2,38 euro) e Mediobanca (+1,2% a 8,82 euro).
Sul Mid Cap bene Popolare Sondrio (+1,6% a 1,98 euro) e Mps (+2,7% a 1,04 euro), mentre ritracciano Credem (-0,4% a 4,24 euro) e Creval (-0,2% a 0,0585 euro).
L’andamento si riflette anche sui titoli dell’asset management, con Fineco (+1,4% a 9,44 euro), Banca Generali (+1,2% a 25,16 euro) e Azimut (+0,7% a 16,64 euro), Banca Mediolanum (+1% a 6,37 euro) e Anima (+7% a 2,90 euro).