Net Insurance ha approvato un nuovo bilancio consolidato 2018, rivisto per tenere conto degli effetti della truffa subita relativa al portafoglio titoli, e ha di conseguenza revocato la delibera di approvazione della precedente versione del 20 marzo scorso. Net Insurance ha registrato nel 2018 un utile netto di 4,1 milioni. L’utile netto depurato delle voci straordinarie risulterebbe, invece, pari a 6,7 milioni. In parallelo sono stati rivisti anche i conti 2017, che evidenziano nella nuova versione una perdita di 17,5 milioni.
Net Insurance ha rivisto i conti del 2017 e del 2018 per tenere conto della truffa subita relativa al portafoglio titoli.
Andrea Battista, Ad di Net Insurance, ha detto che “la rideterminazione del bilancio è un passaggio fondamentale perché avviene all’insegna della chiarezza e della piena trasparenza e rappresenta una solida base per il nuovo piano industriale” che è stato presentato nella mattinata di oggi e a cui si rimanda al seguente articolo per un approfondimento.
Ai fini del commento che segue, si segnala che sono stati confrontati i nuovi dati del 2018 e del 2017 e, al fine di fornire un’informazione più completa. Nella tabella sono stati esposti anche il bilancio consolidato 2017 e 2018 così come approvati inizialmente dal cda.
I premi netti nel 2018 sono ammontati a 22 milioni (-1,6% rispetto all’anno precedente), mentre il margine netto della gestione assicurativa è risultato in aumento a 11,4 milioni (+29% a/a), grazie e minori oneri relativi ai sinistri.
Il Combined ratio del lavoro diretto al lordo della riassicurazione si è attestato al 77,9%, in miglioramento di 8,7 pb rispetto all’esercizio 2017.
I premi lordi contabilizzati si sono attestati a 62,3 milioni (+6,7% rispetto al 2017), al cui interno la raccolta dei rami danni ha raggiunto i 39,1 milioni (+6,5% a/a) e la raccolta vita i 23,2 milioni (+6,9% su base annua).
Il risultato netto della gestione finanziaria si è fissato a 107 mila euro, in forte diminuzione rispetto ai 5,7 milioni dell’esercizio precedente.
La compagnia ha registrato un utile netto pari a 4,1 milioni, in miglioramento rispetto alla perdita di 17,5 milioni del 2017, che include gli effetti della frode sui titoli che è stata contabilizzata nella voce altri costi, pari nel complesso a 32 milioni.
Al 31 dicembre il patrimonio netto si attesta a 53,8 milioni, con un incremento netto di oltre 33 milioni grazie al contributo della Spac Archimede, mentre nel 2017 il patrimonio netto si è fissato a 18,9 milioni (contro i 36,1 milioni dell’esercizio 2016), fortemente determinato dalla frode subita che ha pesato sulla voce degli “altri costi” per effetto dell’intervenuta insussistenza di attività finanziarie causata dalla frode comunicata lo scorso 30 marzo.
Il Solvency II ratio nel 2018 si è fissato a 162,8%, mentre per il 2017, per effetto della rideterminazione del risultato, si è attestato sotto i requisiti regolamentari.