Officina Stellare (Aim) – Leader nella “New Space Economy”, un business da 440 miliardi $ nel 2020

“Nei prossimi anni vogliamo cogliere le innumerevoli opportunità che lo sviluppo della New Space Economy offrirà, sfruttando il vantaggio competitivo e il know how maturato in circa dieci anni di attività”, illustra Gino Bucciol, Chief Development Officer (CBDO) di Officina Stellare, in un’intervista a Market Insight.

Con il termine ‘New Space Economy’ vengono indicate “quelle opportunità commerciali che si renderanno disponibili grazie ad una crescente accessibilità degli operatori commerciali all’ambito spaziale” spiega Bucciol, che aggiunge, “fino ad oggi questo mercato è stata una prerogativa degli enti più importanti, ma nei prossimi anni si assisterà ad una vera e propria democratizzazione dello spazio. E questo aprirà nuovi segmenti di business ad un bacino di potenziali clienti e fornitori estremamente ampio”.

Un processo, sottolinea il CBDO di Officina Stellare,“reso possibile da una serie di elementi, fra i quali possiamo citare: la riduzione dei costi di lancio, la disponibilità di maggiori investimenti da parte dei privati, l’accessibilità alla tecnologia spaziale e la crescente richiesta di maggiore larghezza di banda e di sicurezza” .

Una serie di eventi a seguito dei quali le stime degli analisti sulla New Space Economy indicano un fatturato complessivo nell’ordine dei 440 miliardi di dollari nel 2020, pari ad una crescita medio annua del 13,7% rispetto i 299 miliardi del 2017.

Al momento alcune tra le applicazioni più importanti all’interno della New Space Economy sono “ l’Internet of Things, le automobili a guida automatica, la Laser Communication e le applicazioni di Earth Observation. Attività nella quali, ad esempio, possiamo far valere il fatto di essere una delle prime aziende del mondo ad aver raggiunto TRL 9 nelle moderne applicazioni “low cost” dell’Earth Observation grazie ai nostri telescopi orbitanti in grado di ottenere immagini con un metro di risoluzione a terra”.

Lo scenario di mercato si delinea pertanto “estremamente positivo e sulla base di queste ipotesi – conclude Bucciol – intendiamo continuare il nostro percorso di successo, diventando un operatore leader a livello mondiale nella realizzazione di sistemi opto-meccanici con un focus specifico sulle applicazioni competitive dedicate alla New Space Economy”.

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