Il Ftse Italia Servizi Finanziari termina con un guadagno del 2,3% e “battendo” l’analogo europeo (+1,6%), beneficiando della seduta sugli scudi del comparto bancario (+2,8%) e uniformandosi al Ftse Mib (+2,5%).
Sullo sfondo permangono i timori per la frenata della crescita mondiale, innescati dai dubbi sulla possibilità che Stati Uniti e Cina possano giungere ad un’intesa commerciale, dopo le nuove tensioni a colpi di tariffe reciproche, con i dubbi che la fanno da padrone sul proseguimento dei colloqui. Si aspettano notizie dal G-20 di fine giugno.
Sul versante nazionale, il focus rimane sull’inizio della “trattativa” tra Commissione UE ed esecutivo di Roma per scongiurare l’avvio della procedura di infrazione contro l’Italia per debito eccessivo. Si aspettano notizie in questa settimana.
“La situazione economica non è molto buona, ma il debito pubblico italiano è sostenibile. l’Italia eviterà la procedura europea per violazione del patto di stabilità perché con il deficit/Pil quest’anno al 2,1-2,2% sarà compensato il mancato rispetto dell’obiettivo 2018″, ha affermato l’inquilino del Tesoro, Giovanni Tria.
“Sono fiducioso che raggiungeremo il risultato nel dialogo in corso con la Commissione Europea, riusciremo a raggiungere un accordo”, ha fatto presente il ministro dell’Economia.
Intanto il presidente della Bce, Mario Draghi, ha dichiarato che l’istituto centrale ha in mano varie armi per contrastare il rallentamento dell’economia, tra cui la riapertura del Qe e un taglio dei tassi.
La seduta brillante del settore creditizio ha impattato anche sui titoli dell’asset management, tra i quali sul Ftse Mib continua il buon momento di Azimut (+1,9%), che ha siglato una partnership con illimity nel direct banking, e Banca Generali (+4%), che starebbe vagliando altre opportunità in Svizzera secondo rumor di stampa.
Sempre sul listino principale ben intonata Fineco (+2,4%), che resta concentrata sulla crescita organica.
In evidenza Exor (+2,4%), mossasi in scia all’andamento positivo delle principali controllate quotate.
Tra le Mid Cap in luce Banca Ifis (+2,2%), che in autunno presenterà il nuovo piano industriale, mentre risale doBank (+1,3%), sempre più vicina alla revoca della licenza bancaria. Ok Cerved (+0,8%), che secondo indiscrezioni farebbe parte di una cordata interessata a rilevare la piattaforma di servicing del gruppo bancario ellenico Eurobank.
In recupero Nexi (+1%), dopo i realizzi degli ultimi giorni e che il prossimo 24 giugno farà il suo ingresso nel Ftse Mib.
Tra le Small Cap tiene Banca Intermobiliare (0,0%), che ha ricevuto da Bankitalia le indicazioni sui requisiti patrimoniali da rispettare. Contiene il calo Banca Sistema (-0,4%), che ha chiesto a Consob di effettuare verifiche sull’andamento del titolo e che a breve incorporerà Atlantide. Denaro su illimity (+0,3%), che il prossimo 24 giugno entrerà nel Ftse Italia Mid Cap.