Comparto bancario ancora ben intonato a Piazza Affari. Intorno alle 09:45 il Ftse Italia Banche guadagna lo 0,9%, rafforzando il trend positivo degli ultimi giorni.
La performance è supportata dall’ulteriore restringimento dello spread Btp-Bund in area 235 pb dopo che ieri era sceso intorno ai 240 punti base (fonte Mts Markets).
A sostenere gli acquisti alcune buone notizie sul versante internazionale, in particolare la ripresa a breve dei colloqui commerciali tra Usa e Cina e l’atteggiamento da colomba della Fed e della Bce, che si sono dette pronte a muoversi nella maniera più appropriata nel caso di ulteriori segnali di indebolimento dell’economia.
Il focus del mercato resta sempre sulla tenuta dei conti pubblici italiani e sul dialogo sull’asse Roma-Bruxelles per evitare l’avvio della procedura d’infrazione contro l’Italia per eccesso di debito, raccomandata dalla Commissione Europea.
Il premier, Giuseppe Conte, è deciso a evitarla e, in una lettera spedita alla stessa Commissione UE, secondo rumor di stampa, sarebbe pronto a trattare con l’organo comunitario su una riduzione del deficit di 5 miliardi, composti da 2 miliardi di minori spese e 3,2 miliardi di maggiori entrare. L’obiettivo è di portare il rapporto deficit/Pil al 2,1-2,2%, in linea con le regole europee
Acquisti su quasi tutti i titoli del Ftse Mib, con Banco Bpm (+0,6% a 1,80 euro), UniCredit (+0,6% a 10,72 euro), Intesa Sanpaolo (+0,6% a 1,92 euro), Bper (+0,5% a 3,62 euro), Ubi (+0,4% a 2,41( euro), mentre ritraccia Mediobanca (-0,2% a 8,82 euro).
Sul Mid Cap bene Popolare Sondrio (+0,6% a 1,99 euro) e Mps (+2,5% a 1,07 euro), Credem (+0,60% a 4,30 euro) e Creval (+2% a 0,06 euro).
L’andamento si riflette anche sui titoli dell’asset management, con Fineco (+1% a 9,53 euro), Banca Generali (+1,4% a 25,44 euro) e Azimut (+1,8% a 16,87 euro), Banca Mediolanum (+1% a 6,32 euro) e Anima (+0,9% a 2,95 euro).