La proposta inviata dal fondo Apollo alle banche italiane che, tramite lo Schema Volontario del Fitd, hanno sottoscritto il bond da 320 milioni per finanziare Carig,e non avrebbe incontrato i favori degli istituti di credito. Per questo il fondo americano starebbe lavorando per migliorare l’offerta.
Si tratta tuttavia solo di indiscrezioni, in quanto la proposta giunta al Fitd tramite Equita non conteneva neppure il nome del soggetto proponente e sul contenuto della proposta girano solo rumor. Ma a non esserne soddisfatti sarebbero sia le banche sia la Bce.
Secondo il Messaggero, l’intervento di Apollo resta comunque in campo per il salvataggio di Carige.
Secondo il quotidiano, ieri si sarebbe tenuto un incontro tra i manager del fondo Usa e la struttura tecnica della Vigilanza Bce guidata da Ramon Quintana.
La Vigilanza della Bce avrebbe sottolineato come il piano di Apollo che prevedrebbe un aumento di capitale di 450-500 milioni, inclusi i 320 milioni derivanti dalla conversione del bond sottoscritto dallo Schema Volontario, sarebbe insufficiente in quanto lascerebbe la situazione patrimoniale sotto il livello minimo Srep.
Apollo, secondo la Bce, dovrebbe quindi aumentare il proprio esborso, pari a circa 120-130 milioni, a cui si aggiungerebbero circa 40 milioni che dovrebbero essere versato dagli attuali soci.
Anche le banche del Fitd non sembrano entusiaste della proposta che contempla un “regalo” da parte loro di circa 320 milioni, in quanto lo schema, secondo le indiscrezioni di stampa, si baserebbe sulla cessione a una cifra simbolica dei titoli derivanti dalla conversione del bond a capitale.
“È un po’ complicato pensare a qualcuno che entri e chieda alle banche il sacrificio per avere il beneficio”, ha affermato Giuseppe Castagna, amministratore delegato di Banco Bpm, a margine di un convegno.
Castagna ha aggiunto: “Vediamo come si materializzano le potenziali offerte. Tanti ci stanno lavorando seriamente. Esamineremo le cose quando saranno pronte”.