Intorno alle 10:50 le quotazioni del petrolio volano, con il Wti e il Brent che si attestano rispettivamente a 55,5 $/bl e a 63,3 $/bl, segnando rispettivamente +2,8 e +2,4 per cento e allineandosi alla positiva apertura dei mercati europei.
A sostenere le quotazioni l’inasprimento delle tensioni geopolitiche in Medio Oriente, dopo la notizia diffusa stamani dall’Iran circa l’abbattimento nel proprio spazio aereo di un drone spia americano, che si aggiunge a una serie di episodi tra cui l’attacco della scorsa settimana a due petroliere nel Golfo di Hormuz.
Il rialzo è favorito dall’uscita dei dati Eia sulle scorte americane, che hanno mostrato un calo superiore rispetto alle attese.
Ancora sul versante dell’offerta, gli operatori continuano a valutare il probabile proseguimento del piano di tagli alla produzione dell’Opec+, che dovrebbe essere confermato in occasione del prossimo incontro previsto nei primi giorni di luglio.
Il rialzo del greggio si allinea alla buona intonazione dei mercati, in scia alle intenzioni manifestate ieri sera dalla Fed circa un futuro taglio dei tassi, che secondo gli operatori potrebbe verificarsi già quest’anno, e dal raffreddamento delle tensioni commerciali tra Stati Uniti e Cina.