Analisi Tecnica – Azimut: nel mirino il massimo dell’anno a 18,16 euro

Sulla tenuta del supporto statico posizionato in area 14,40 euro, le quotazioni dei titoli del gruppo del risparmio gestito hanno effettuato un deciso movimento rialzista, toccando nella seduta di giovedì la resistenza statica posizionata a quota 17 euro. La successiva fase laterale di brevissimo periodo potrebbe essere così interpretata come una pausa di consolidamento necessaria ai corsi delle azioni Azimut per riprendere il sopracitato trend ascendente di breve periodo avviato lo scorso 28 maggio.

A questo scopo è necessario il superamento, confermato in chiusura di seduta, della barriera posta a 17 euro dato che per le quotazioni del gruppo presieduto da Pietro Giuliani ci potrebbero essere agevoli margini di apprezzamento fino alla successiva barriera individuabile a 17,49 euro. L’eventuale breakout di questa resistenza statica potrebbe poi permettere ai corsi delle azioni Azimut di mettere rapidamente nel mirino un primo obiettivo rialzista di breve periodo posizionabile a 17,80 euro, ma soprattutto il massimo del 2019 a quota 18,16 euro.

Un primo segnale di debolezza per le quotazioni dei titoli del gruppo milanese, al contrario, potrebbe arrivare dal cedimento del supporto statico posizionato a 16,52 euro dato che la ripresa della pressione dei venditori potrebbe favorire una nuova discesa verso il successivo supporto posto a 16,085 euro. Nel caso di cedimento di questo livello, i corsi delle azioni Azimut potrebbero registrare un accelerazione ribassista verso i due obiettivi di breve periodo individuabili rispettivamente a 15,67 euro prima e a 15,34 euro in seguito.

La performance da inizio anno dei titoli Azimut è pari a +80,4% (-37% nell’intero 2018) e il target price medio sulla base dei contributi dei 14 analisti rilevati da Bloomberg è pari a 16,98 euro, con un potenziale rialzista dello 0,5 per cento.

Prezzo di riferimento: 16,90 euro

 

+7,5% è il potenziale rialzista rispetto alla quarta resistenza a 18,16 euro;

+5,3% è il potenziale rialzista rispetto alla terza resistenza a 17,80 euro;

+3,5% è il potenziale rialzista rispetto alla seconda resistenza a 17,49 euro;

+0,6% è il potenziale rialzista rispetto alla prima resistenza a 17,00 euro;

 

-2,2% è la potenziale flessione rispetto al primo supporto a 16,52 euro;

-4,8% è la potenziale flessione rispetto al secondo supporto a 16,085 euro;

-7,3% è la potenziale flessione rispetto al terzo supporto a 15,67 euro;

-9,2% è la potenziale flessione rispetto al quarto supporto a 15,34 euro.