Antares Vision sbarca all’AIM e con i 50 milioni provenienti dall’aumento di capitale grazie alla Business Combination con Alp.i spinge l’acceleratore sulla crescita verso altri settori industriali come il Food&Beverage, Cosmetic e Luxury. Il tutto, con l’obiettivo di allargare la leadership globale raggiunta nel controllo qualità e tracciabilità dei prodotti nel settore farmaceutico.
- Emidio Zorzella, Co-Ceo e Co Founder di Antares Vision, delinea le priorità strategiche
- Leader nella tracciabilità dei prodotti farmaceutici
- “Estendere leadership ad altri mercati: Food&Beverage, Cosmetic e Luxury”
- L’ingresso di Sargas e la quotazione in borsa
- I numeri del 2018
- Lo scenario di riferimento
- I numeri degli analisti
- Borsa
Antares Vision trae origine da uno spin-off dell’Università di Brescia, grazie all’intuizione dei due compagni di studi, Emidio Zorzella e Massimo Bonardi. Iniziativa di successo poiché l’azienda è oggi “leader mondiale nella progettazione, realizzazione e implementazione di soluzioni di “Visual Inspection” e “Track& Trace” di prodotti per il settore farmaceutico”.
Un ruolo di riferimento “acquisito grazie una costante attenzione verso lo sviluppo di soluzioni innovative e una dimostrazione sul campo dell’affidabilità delle nostre tecnologie” come ricorda Emidio Zorzella, Co-Fondatore e Co-Ceo di Antares Vision, che sottolinea inoltre come“la leadership odierna sia stata raggiunta dopo aver guidato nel 2009 il progetto pilota lanciato insieme alla multinazionale Abbott per ottemperare alle normative introdotte in Turchia”.
Un punto di partenza a cui è seguito “il progressivo consolidamento della leadership all’interno del settore farmaceutico, a cui oggi si affianca la volontà di estendere il business ad altri comparti caratterizzati da un elevato grado di esigenza e sensibilità nel garantire la qualità del prodotto e la trasparenza della supply chain”.
Un percorso di espansione che, afferma Zorzella, “sarà sostenuto dalla partnership siglata lo scorso anno con la società di investimento Sargas. Veicolo che riunisce diverse figure imprenditoriali di alto spicco con un know-how diffuso nei diversi settori industriali di nostra priorità. Un partner grazie al quale accelerare l’applicazione delle nostre tecnologie ai relativi mercati di interesse”.
E sono proprio queste iniziative a sostenere le proiezioni elaborate dagli analisti dopo un 2018 caratterizzato da un progresso del 33% a 119 milioni dei ricavi e del 45% a 34 milioni dell’Ebitda, mentre l’utile netto è migliorato del 51% a 22,6 milioni.
Le proiezioni al 2019 indicano invece un fatturato di 127 milioni (+6,9%) e un progresso del margine operativo lordo del 13,2% a 38 milioni con una redditività in crescita al 29 per cento. Numeri che dovrebbero continuare a svilupparsi negli anni successivi per raggiungere nel 2021 un giro d’affari di 174 milioni (cagr 18-21 al 13,6%) e un Ebitda di 55 milioni (cagr 18-21 al 17,9%).
Una proiezione che non si è ancora pienamente riflessa nei corsi di Borsa. Il titolo si è portato infatti leggermente al di sotto del prezzo di chiusura pre business-combination riportato dalla spac Alp.i. di 10,8 euro.
Emidio Zorzella, Co-Ceo e Co Founder di Antares Vision, delinea le priorità strategiche
“Vogliamo consolidare, rafforzandola, la leadership mondiale nel controllo della qualità, integrità e tracciabilità del prodotto nell’industria farmaceutica, agendo nel contempo sull’estensione dell’applicazione delle nostre tecnologie ad altri settori merceologici”.
Sono queste le priorità strategiche a cui lavora la società guidata da Emidio Zorzella, Co-Ceo e Co-Founder insieme a Massimo Bonardi di Antares Vision, azienda sbarcata il 18 aprile sul mercato AIM organizzato da Borsa Italiana”.
Un obiettivo a cui, aggiunge l’amministratore delegato del gruppo bresciano, “vogliamo affiancare tutte quelle attività finalizzate a conseguire la massima efficienza e controllo dei costi grazie alle quali raggiungere una crescita progressiva della redditività”.
Leader nella tracciabilità dei prodotti farmaceutici
Il nostro gruppo, ricorda Zorzella, “ha lavorato sin dalle origini sulla progettazione, realizzazione e implementazioni di soluzioni di ispezioni visive in grado di garantire la qualità dei prodotti e la loro tracciabilità”.
Tematiche sviluppate sin dagli albori “nel mercato farmaceutico, il più sensibile alla necessità di salvaguardare standard di qualità e tracciabilità di ogni singola confezione”. E proprio per questo “abbiamo potuto affrontare da tempo e in maniera strutturata il percorso del farmaco lungo tutta la filiera, passo dopo passo, consentendo al consumatore di conoscere esattamente anche la storia del prodotto che diventa a tutti gli effetti unico, oltre a garantirne la qualità”.
Ed oggi siamo leader in questo mercato anche se “l’anno di svolta è stato il 2009, quando la Turchia introdusse per prima normative di tracciabilità per l’industria farmaceutica, precedendo il resto dell’Europa che ha recepito invece solamente nel 2019 la normativa dettata dall’Europa nel 2001”.
In quell’anno, spiega il Ceo, “seguimmo per primi un progetto pilota in uno stabilimento nell’agropontino di Abbott, un’importante multinazionale statunitense che all’epoca esportava proprio in Cappadocia. Un progetto che fu il vero e proprio trampolino di lancio per il nostro business, in quanto non c’erano altri operatori preparati e ciò ci permise di raggiungere fin da subito il 50% del mercato locale turco, catturando anche l’attenzione dei colossi farmaceutici che all’epoca erano proprio alla ricerca di partner per questa tipologia di servizi”.
“Estendere leadership ad altri mercati: Food&Beverage, Cosmetic e Luxury”
Negli ultimi 12 anni Antares “ha sviluppato tecnologie, soluzioni ed esperienze uniche che possono essere estese con potenzialità estremamente interessanti verso qualsiasi tipo di prodotto che consumiamo: dalla cosmetica agli alimenti transitando per la moda. Tutte queste attività – aggiunge Zorzella – necessiteranno nel futuro di una tecnologia a supporto, in grado di elevarne la garanzia e la sicurezza in termini di qualità, e noi abbiamo le caratteristiche per soddisfare questi mercati”.
La tracciabilità, spiega il co-ceo e cofondatore di Antares, “è una delle condizioni oggi indispensabili nel campo dell’alimentare, ma oggi questa è limitata al lotto di produzione e non al singolo prodotto, come avviene invece nel campo dell’industria farmaceutica. Se ogni prodotto fosse tracciato, serializzato e digitalizzato univocamente avremmo una filiera certa e sicura che produrrebbe enormi vantaggi sotto diversi aspetti”.
Il mercato della GDO è sicuramente uno dei più interessanti e al momento “sta vivendo una fase preparatoria. Si stanno creando informazioni a livello di prodotti e con molta probabilità ci attendiamo che a breve si sentirà il bisogno di automatizzare i processi distributivi”.
L’ingresso di Sargas e la quotazione in borsa
Nell’ultimo anno, spiega Zorzella “ci siamo interrogati sui possibili scenari futuri e sulle enormi possibilità di sviluppo che si sarebbero create. Opportunità attrattive anche per player importanti e per questo motivo abbiamo deciso di lavorare sulla nostra struttura societaria, affinché potessimo dotarci degli strumenti necessari per affrontare nel migliore dei modi le sfide future che il mercato ci avrebbe riservato”.
L’ingresso nel capitale di un pool di investitori privati, attraverso la società costituita ad hoc da Guido Barilla, “si è coniugato perfettamente con quelle che erano le nostre esigenze. Il veicolo societario riunisce infatti una serie di figure imprenditoriali che rappresentano top brand di diversi settori industriali e che hanno deciso di condividere con noi l’idea che il mercato sta andando in questa direzione anche nei loro relativi business di competenza”, illustra il CEO.
Una situazione che “ci ha permesso di acquistare enormi vantaggi competitivi grazie al know how industriale trasmesso proprio in quei settori che presentano enormi possibilità di crescita futura”.
Ma c’è anche altro, perché lo scorso aprile Antares Vision ha completato la business combination con Alp.i., Spac promossa da Mediobanca, sbarcando di conseguenza a Piazza Affari. Il percorso di quotazione, afferma Zorzella, “ha contribuito ad alzare ulteriormente il nostro standing e la nostra visibilità, oltre a dotarci di un capitale di investimento che potrà sostenere la nostra crescita”.
I numeri del 2018
Nel 2018 il fatturato consolidato è cresciuto del 32,9% a 118,8 milioni, beneficiando dell’entrata in vigore delle normative di tracciatura a livello mondiale che ha favorito il business del Track&Trace.
La maggior parte delle vendite (67%) è stata generata dalle soluzioni integrate di hardware e software, ambito nel quale è stata completata una business unit dedicata all’erogazione di servizi di assistenza e manutenzione.
Dinamica estremamente positiva anche a livello di gestione operativa. L’Ebitda ha riportato un aumento del 44,9% a 33,6 milioni, con un’incidenza sul fatturato del 28,3% (+240 basis point), e l’Ebit del 47,1% a 32,7 milioni.
Il conto economico del periodo si è chiuso infine evidenziando un utile netto di competenza dei soci di 22,6 milioni (+50,8% a/a).
Dal lato patrimoniale, la liquidità netta è aumentata a 28,7 milioni rispetto gli 8,2 milioni di fine 2017 per effetto sia della solida generazione di cassa, sia della liquidità di 10 milioni riveniente dall’aumento di capitale da 40 milioni, apportato da Sargas, compensato dal debito per 30 milioni relativo alla fusione inversa con la holding di controllo.
Lo scenario di riferimento
Il mercato di riferimento dell’industria farmaceutica, illustra Zorzella, “presenta numeri in forte crescita, sono diversi gli studi settoriali che indicano uno sviluppo double digit per i prossimi anni. Questo trend è sostenuto dal fatto che tale industria risulta essere più matura da un punto di vista normativo e già nell’anno in corso ad esempio assisteremo ad importanti scadenze in Russia, Brasile, India e Cina, dove inaugureremo una nuova filiale a Hong Kong entro la fine dell’anno”.
L’amministratore delegato si è soffermato anche sulle prospettive che si apriranno negli altri potenziali settori di interesse di Antares Vision dove “nel 2019-2020 saranno avviati dei progetti pilota, esattamente come avvenne in Turchia nel 2009, che serviranno come benchmark per valutare l’impatto nei processi produttivi di applicazioni tecnologiche come le nostre”.
Un processo che “interesserà inizialmente i prodotti di fascia più alta e i brand più virtuosi ma siamo convinti che il mercato stia andando lungo questa direzione anche alla luce dell’attuale contesto normativo sempre in forte evoluzione su questi temi”.
I numeri degli analisti
Gli analisti di Equita Sim stimano che il fatturato di Antares Vision raggiungerà 127 milioni nell’esercizio in corso (+6,9% a/a), continuando poi nel suo trend positivo fino al 2021 arrivando a 174 milioni (cagr 18-21 al 13,6%).
La crescita dell’Ebitda sarà importante e superiore in termini relativi rispetto al giro d’affari e secondo le proiezioni salirà a 38 milioni nel 2019 (+13,2%) e successivamente a 55 milioni nel 2021 (cagr 18-21 al 17,9%). Il tutto, con una marginalità in aumento fin da subito e che toccherà il suo picco nell’ultimo anno di stime (32%).
Numeri positivi anche per quanto riguarda la bottom line, in progresso fino a 36 milioni (cagr 18-21 al 16,8%).
Le stime degli analisti di Equita Sim evidenziano infine un consistente aumento della liquidità netta (139 milioni nel 2021).
Borsa
La società quotata a Piazza Affari dallo scorso 18 aprile, dopo l’operazione di aggregazione con Alp.i. mediante fusione per incorporazione della SPAC in Antares Vision, non ha riscontrato fino ad oggi un adeguato apprezzamento del mercato in questi primi mesi di quotazione.
La società scambia oggi infatti in area 10,48 euro leggermente al di sotto del prezzo di 10,80 euro riportato dalla Spac Alp.i. nella seduta di chiusura antecedente l’avvio delle negoziazioni del gruppo bresciano.
Ricordiamo infine che gli analisti di Equita Sim hanno recentemente assegnato al titolo giudizio “Buy” con target price a 12,8 euro. Una valutazione che incorpora un potenziale upside superiore al 22% rispetto all’attuale prezzo.