Proseguono le vendite sul comparto bancario a Piazza Affari nella mattinata odierna. Intorno alle 09:45 il Ftse Italia Banche perde lo 0,8%, dopo avere lasciato sul terreno lo 0,7% nella seduta di ieri.
L’andamento risente della risalita dello spread Btp-Bund in area 250 pb (fonte Mts Markets), a causa delle nuove tensioni internazionali tra Usa e Iran, e in attesa della ripresa dei colloqui commerciali tra gli stessi Stati Uniti e la Cina al G-20 del 28-29 giugno prossimi.
Il focus del mercato resta anche sul negoziato tra Roma e Bruxelles per evitare la procedura d’infrazione sull’Italia per eccesso di debito, con la Commissione Europea che si riunirà oggi per discutere dalla questione e che potrebbe concedere fino a gennaio 2020 all’Italia per rimettere i conti sulla giusta traiettoria.
Domani si riunirà il consiglio dei Ministri per approvare il disegno di legge relativo all’assestamento del bilancio pubblico, con l’obiettivo di ridurre al 2,1% dal 2,4% indicato ad aprile il rapporto deficit/Pil per il 2019, cercando di evitare in tal modo suddetta procedura.
Vendite su tutti i titoli del Ftse Mib, con Banco Bpm (-0,9% a 1,75 euro), UniCredit (-1% a 10,35 euro), Intesa Sanpaolo (-0,8% a 1,86 euro), Mediobanca (-0,8% a 8,83 euro), Ubi (-1,7% a 2,25 euro) e Bper (-1,6% a 3,56 euro).
Stesso copione sul Mid Cap, con Popolare Sondrio (-1,2% a 1,96 euro), Credem (-1,4% a 4,15 euro), Mps (-0,9% a 1,04 euro) e, in misura minore, Creval (-0,2% a 0,0557).