Bankitalia propone di condurre separatamente due distinti stress test a livello europeo, al momento costituito da un unico processo.
Il primo test dovrebbe essere effettuato dalle autorità competenti (la Bce nel caso delle banche significative appartenenti all’unione bancaria) con finalità micro-prudenziali. Il secondo, invece, dovrebbe essere condotto dall’EBA, in collaborazione con l’ESRB, con finalità macro-prudenziali.
Lo si legge nella Nota di stabilità finanziaria e vigilanza pubblicata ieri dall’authority, nella quale sottolinea come “in Europa gli stress test sulle banche sono ormai entrati pienamente a far parte dello strumentario a disposizione delle autorità di vigilanza” ed “accrescerne efficacia ed efficienza, non è solo desiderabile, ma è essenziale per svolgere al meglio i controlli sull’attività delle banche e aumentarne la solidità”.
“Lo stress test micro-prudenziale dovrebbe: essere mirato su specifiche aree di rischio identificate come prioritarie dal supervisore; combinare ipotesi di bilancio sia statico sia dinamico e tenere maggiormente conto degli stress test condotti dalle stesse banche; basarsi su un approccio bottom-up, ma soggetto al processo di controllo e verifica da parte delle autorità competenti; non prevedere necessariamente la pubblicazione analitica dei risultati per le singole banche”, spiega la nota.
Mentre “lo stress test macro-prudenziale dovrebbe esseri finalizzato a valutare la solidità del settore finanziario europeo nel suo complesso e basarsi su un approccio top-down, così da consentire la simulazione di scenari multipli e l’inclusione di rischi emergenti minimizzando gli oneri per le banche coinvolte; i risultati garantirebbero una valutazione coerente della solidità del sistema e verrebbero pubblicati (a livello aggregato) in uno specifico rapporto”, rileva la nota.