Sei mesi separano il settore dell’automotive dall’entrata in vigore di norme più rigide sulle emissioni di diossido di carbonio.
L’industria non appare tuttavia pronta ad affrontare l’ormai imminente mutamento di scenario e molte delle principali case automobilistiche rischiano di incorrere in ingenti multe se non riusciranno a centrare i target prefissati.
Al momento Fca risulta essere il player con il maggior gap tra performance attuali e target futuro di emissioni richiesto che, secondo lo studio della società di consulenza AlixPartners, potrebbe costare al colosso italo-americano una multa di 746 milioni entro il 2021.
Ben più pessimistiche invece le stime formulate dalla società Jato Dynamics, che ipotizza una possibile multa nell’ordine di 3,24 miliardi.
Fca non è tuttavia l’unica società interessata da possibili sanzioni. Nei due studi sopracitati Volkswagen potrebbe scontare le sanzioni più dure, stimate in 1,83 da AlixPartners e 9,19 miliardi da Jato Dynamics.
Intorno alle 11:45 il titolo Fca non sembra risentire di tali ipotesi, con le azioni a Piazza Affari sostanzialmente stabili in area 12,10 euro.

























