La multiutility emiliana ha rinnovato la manifestazione di interesse alla Regione Valle d’Aosta per realizzare una società in cui far confluire tutti gli asset rinnovabili della stessa Iren e di Cva (Compagnia Valdostana delle Acque), interamente controllata dalla Regione tramite la finanziaria Finaosta.
E’ quanto si apprende da varie fonti di stampa, che indicano come aggregazione industriale degli asset rinnovabili darebbe vita alla terza forza italiana sulle rinnovabili.
Rispetto alla precedente manifestazione di interesse, presentata a inizio anno, declinata tuttavia dalla Regione intenta a una riflessione interna che comprendeva anche l’ipotesi di quotazione, la nuova proposta presenta maggiori dettagli.
Nel concreto, la joint venture sarà paritetica al 50%. Nella newco confluiranno, per quanto riguarda Cva 933 MW (distribuiti su 32 centrali idroelettriche), 157 MW di eolico e 12 MW di solare, e per Iren 613 MW di idroelettrico.
Inoltre, Iren potrebbe pagare un conguaglio a favore della Regione in relazione agli asset che verranno inseriti nella joint venture, un importo che potrebbe arrivare a 500 milioni.