I principali listini europei viaggiano sopra la parità, con Milano che intorno alle ore 12:00 guadagna lo 0,2% in area 21.177 punti. Il Dax di Francoforte sale dello 0,6%, il Ftse 100 di Londra dello 0,2%, il Cac 40 di Parigi dello 0,2% e l’Ibex 35 di Madrid dello 0,5 per cento.
Dopo un avvio di seduta appesantito dalle vendite registrate ieri a Wall Street, gli ultimi risvolti riguardanti la guerra commerciale Stati Uniti-Cina hanno ridato vigore alle contrattazioni sui mercati europei e spinto al rialzo i futures USA.
Il segretario al tesoro Steve Mnuchin ha infatti riacceso le speranze verso un accordo con la potenza asiatica, sottolineando come quest’ultimo sia stato delineato al 90%, in attesa dell’incontro tra Trump e il leader cinese Xi Jinping che si terrà a margine del G20 di Osaka.
Nel corso della notte ricordiamo invece che le parole del Presidente della Fed, Jerome Powell, avevano allontanato l’ipotesi di un taglio ai tassi nel breve termine e influenzato negativamente Wall Street.
Powell ha inoltre messo l’accento sull’indipendenza della banca centrale rispetto alla politica, lanciando un chiaro messaggio alle pressioni del presidente americano Trump su un ribasso dei tassi.
Nel frattempo gli operatori continuano a monitorare anche l’evoluzione delle tensioni geopolitiche, a partire dalla situazione Stati Uniti – Iran.
In una giornata povera di dati macro, si segnala l’uscita dell’indice Gfk, che misura la fiducia dei consumatori in Germania, pari a 9,8 punti per il mese di luglio e al di sotto dei 10,1 punti di giugno e dei 10 punti del consensus.
Sempre nel corso della mattinata, l’Ufficio Statistico Nazionale francese (Insee) ha reso noto il dato di giugno della fiducia dei consumatori francesi attestatosi a 101 punti, al di sopra delle attese degli analisti (100 punti) e del dato di maggio (99 punti).
Sul mercato valutario, il biglietto verde recupera terreno nei confronti delle altre valute. Il cambio euro/dollaro ritorna a 1,136 e il dollaro/yen a 107,7.
Tra le materie prime, in rialzo il greggio con il WTI e il Brent rispettivamente a 58,89 dollari al barile (+1,8%) e 65 dollari al barile (+1,2%), in attesa dell’uscita questo pomeriggio dei dati settimanali Eia sulle scorte Usa.
Sull’obbligazionario, il rendimento del decennale scende al 2,14% con il relativo spread verso il Bund tedesco in calo a 245 punti base. Proseguono nel frattempo le aste di fine mese del Tesoro.
Tornando a Piazza Affari, Tenaris (+2,9%), Buzzi Unicem (+2,8%) e Unicredit (+2,5%) guidano il Ftse Mib, mentre si muovono in coda Telecom Italia (-1,5%), Campari (-2,2%) e Atlantia (-2,5%) quest’ultima in scia allo scontro all’interno del governo sulla revoca della concessione di Autostrade.