Ieri il Ftse Italia Servizi Pubblici ha riportato un -0,5%, facendo peggio del corrispondente indice europeo, l’Euro Stoxx 600 Utilities (-0,3%), ma sovraperformando il Ftse Mib (-0,7%).
Sull’obbligazionario, rendimenti dei Btp in rialzo, con il decennale al 2,16%, con lo spread nei confronti del Bund di pari scadenza a 249 punti base.
La Commissione Europea ha discusso di nuovo il caso Italia e ha deciso di rimandare al 2 luglio la discussione sulla procedura di infrazione per violazione della regola di riduzione del debito.
Tra le Big Cap, tutte in territorio negativo, Enel è riuscita ad arginare le perdite entro il mezzo punto percentuale (-0,4%).
Il gruppo guidato da Francesco Starace e la francese Total si sarebbero ritirate dalla gara per rilevare gli asset di Eneco, gruppo olandese attivo nel segmento delle energie rinnovabili.
La divisione globale dedicata allo sviluppo di prodotti innovativi e soluzioni digitali, Enel X, ha attivato con SMATRICS e IONITY il servizio di interoperabilità, che permetterà agli utenti di Enel X di ricaricare i veicoli elettrici su una rete di 6mila punti di ricarica, di cui oltre 800 in Europa fuori dall’Italia.
Qualche segno più tra le Mid, con Iren che, dopo essere scivolata in coda al settore nel primo pomeriggio, ha chiuso in rialzo dello 0,2%, al pari di Falck Renewables.
Ascopiave ha riportato una flessione dello 0,3%. La società, a seguito degli acquisti sinora effettuati, detiene 13.720.606 azioni ordinarie, pari al 5,853% del capitale.
In coda Acea che lascia sul terreno l’1,2 per cento.
Tra le Small, ben intonata Edison che ha portato a casa il 2,5 per cento. In ultima posizione Biancamano (-5,5%).