La Bce avrebbe concesso un altro mese a Carige per trovare una soluzione agli assetti dell’istituto.
Dopo il fallimento delle precedenti iniziative, infatti, alcune possibilità si stanno aprendo in questi giorni. La prima è rappresentata dall’offerta presentata dal fondo Apollo alla banca lo scorso lunedì, che prevedrebbe alcune condizioni migliorative rispetto a quella inviata in prima istanza agli advisor del Fitd.
La seconda, invece, sarebbe proprio la possibilità che il fondo interbancario stesso si faccia promotore di un piano di salvataggio per il quale proprio in questi giorni sta avviando un’analisi per aggiornare il fabbisogno finanziario della banca, che costituirebbe la base del calcolo delle esigenze di funding.
Proprio per avere il tempo di analizzare e dare il tempo di compiersi a queste due proposte, i tre commissari di Carige avevano chiesto alla Bce, che ha accolto la domanda, un ulteriore mese di tempo per giungere a un accordo.
Secondo le indiscrezioni, nella nuova proposta Apollo avrebbe alzato il proprio impegno finanziario da 120 milioni a 200 milioni, e ci sarebbe una minore penalizzazione per le banche che hanno sottoscritto il bond, che verrebbe convertito a capitale, e per gli azionisti storici.
Intanto, sull’altro fronte, ci sarebbe stato già un primo incontro tra i rappresentanti del Fitd e la famiglia Malacalza, primo azionista della banca con una quota del 27,55 per cento.