Nel primo semestre 2018/2019, che si è chiuso lo scorso 30 aprile, i ricavi consolidati sono cresciuti del 24,4% a 20,4 milioni.
Le vendite relative alle destinazioni di proprietà estere sono aumentate dell’8,2 per cento.
Positivo anche il settore commercializzato con un fatturato cresciuto del 14,5% e quello Tour Operator con un giro d’affari più raddoppiato, grazie soprattutto alle performance in relazione alle destinazioni Indonesia, Malesia, Cina e India, oltre a Stati Uniti, Africa e Sud Africa.
L’Ebitda ha aumentato il deficit del 56,4% a 3,2 milioni scontando i maggiori costi per voli charter destinati a Kenya e Zanzibar, manutenzioni straordinarie dei villaggi di proprietà e costi sostenuti a fronte di incentivi all’esodo del personale.
L’Ebit è passato a -5 milioni dai precedenti -3,9 milioni.
Il periodo in esame si è chiuso con una perdita netta aumentata del 15,4% a 4,9 milioni.
Sul fronte patrimoniale la liquidità netta si è fissata a 16,2 milioni, in calo di 7,8 milioni rispetto a fine ottobre 2018.
Infine la società segnala che i dati gestionali, rilevati nella seconda metà di giugno 2019, evidenziano un ritardo delle vendite sulle destinazioni italiane, dovuto principalmente alla situazione socio-economica del Paese, trattandosi di un prodotto destinato alle famiglie.
Inoltre, in considerazione del minor fatturato atteso ad oggi sulle destinazioni italiane, I Grandi Viaggi confida di raggiungere un risultato finanziario in equilibrio a livello di gruppo.