Mattinata intorno alla parità per i principali indici del Vecchio Continente, con Milano che intorno alle 11:50 guadagna lo 0,3 in area 21.112 punti. Il Dax di Francoforte sale dello 0,1% e l’Ibex35 di Madrid invariato. Leggermente più arretrati il Ftse 100 di Londra (-0,2%) e il Cac40 di Parigi (-0,2%).
Il sentiment sui mercati europei si rivela cauto dopo la precedente seduta altalenante dove le dichiarazioni di Mnuchin e Trump avevano scaldato prima e raffreddato poi gli animi.
Le controverse dichiarazioni del Presidente statunitense, che ha parlato di nuovi dazi su 300 miliardi di dollari di importazioni cinesi in caso di non progressi nei colloqui, avevano infatti stemperato le positive dichiarazioni del segretario del tesoro Mnuchin, che vede un percorso per completare l’accordo.
La sessione odierna sembra invece far prevalere ora un atteggiamento di attesa dell’imminente G20 di Osaka (venerdì e sabato), dove i Presidenti delle due superpotenze, Donald Trump e Xi Jinping, avranno modo di proseguire i negoziati.
Sul fronte macro, nessuna sorpresa dall’indice di fiducia economia nell’Eurozona attestatosi a 7,2 punti, in linea con la rilevazione preliminare e le stime degli analisti.
L’attenzione degli operatori è rivolta verso il dato finale del Pil nel primo trimestre USA e le richieste settimanali di sussidi di disoccupazione del Paese. Focus anche sulla lettura preliminare di giugno dell’inflazione in Germania.
Sull’obbligazionario, infine, lo spread Btp-Bund si attesta a 243 punti base con il rendimento del decennale italiano al 2,14%, mentre il Tesoro conclude oggi la tre giorni di aste di fine mese. L’Istat ha stimato un calo dell’indice del clima di fiducia dei consumatori a 109,6 punti a giugno dai 111,6 punti di maggio (rivisto di poco al ribasso dai 111,8 punti comunicati in precedenza), contro un consensus di 111,4 punti.
Sul mercato valutario, il cambio euro/dollaro si mantiene in area 1,136, mentre il dollaro/yen risale verso quota 108.
Tra le materie prime, ritracciano le quotazioni del greggio, con il Brent (-0,9%) a 65,1 dollari e il Wti (-0,9%) a 58,9 dollari dopo la corsa di ieri in scia al calo delle scorte Usa evidenziato dai dati settimanali Eia.
Tornando a Piazza Affari, in testa Ubi Banca (+4,1%), Unicredit (+2,8%) e STM (+2,2%). mentre si piazzano in coda Italgas (-1,3%) e Juventus (-1,7%).