Obbligazioni – Grandi speranze dal G20

Si rincorrono le voci su un armistizio nella guerra Usa-Cina che verrebbe stipulato in occasione di un faccia a faccia tra i due leader mondiali a lato della riunione del G20 di Osaka.

Il Segretario al Tesoro americano, Steven Mnuchin, aveva ridato fiato al respiro un po’ corto di Wall Street nella giornata di ieri commentando come si fosse già trovata una quadratura sul 90% dei temi oggetto del negoziato. È noto, tuttavia, che nessun accordo è raggiunto fino a quando non viene apposta la firma da entrambe le parti. E forse è questo che, sommato ai dati ancora in chiaro scuro sugli ordini durevoli e all’aperta polemica tra Casa Bianca e Fed, non ha impedito alla fine agli indici della principale piazza finanziaria mondiale di chiudere sottotono rispetto alle premesse.

Diversa la reazione, molto positiva, sul fronte asiatico che contagia di ottimismo anche le aperture delle piazze europee e gli indici future americani.

Ma il G20 sarà una tappa importante anche per l’Italia che vedrà la delegazione nazionale guidata dal Premier Conte e dal Ministro Tria impegnata a proseguire quell’attività negoziale laterale volta a ottenere, pare, quanto meno un rinvio delle decisioni di Bruxelles a inizio autunno, alla luce di un preconsuntivo dei conti nazionali di più agevole interpretazione per tutti.

In questo clima di antivigilia, si assiste ad una debole rimonta dei rendimenti tanto negli Stati Uniti che in Europa con un T-bond (ma l’intera curva in realtà) che riacquista un paio di centesimi e così pure un Bund in allungo di quattro a -0,28%. Ne beneficia in termini relativi lo spread Italia-Germania, in restringimento a 244 punti base, grazie alla minore reattività al rialzo – almeno ai primi scambi – dei nostri titoli.

Dollaro stabile in area 1,1360 e oro in assestamento sotto 1.410 dollari l’oncia, mentre lo spread dei corporate high-yield si allarga in maniera abbastanza uniforme di una decina di centesimi portandosi a livello 376 e 409 rispettivamente per le emissioni in euro e in dollari.