I ribassi registrati nelle tre sedute precedenti l’attuale hanno spinto le quotazioni dei titoli del gruppo attivo nel settore del beverage di marca al di sotto della trendline rialzista di medio/lungo periodo, ma anche della media mobile a 50 sedute e di quella a 100 osservazione. Un movimento che ha allontanato bruscamente i corsi delle azioni Campari dal massimo storico dello scorso 10 maggio a 9,305 euro, avvicinandoli così al fondamentale (in un’ottica di breve periodo) supporto statico posizionato a 8,465 euro.
L’eventuale cedimento, confermato in chiusura di seduta, di questo supporto statico potrebbe, quindi, sancire una vera e propria inversione ribassista per le quotazioni dei titoli del gruppo guidato da Robert Kunze-Concewitz con possibile rapida discesa fino al successivo supporto, sempre statico, posto a 8,27 euro. Nel caso di rottura al ribasso di ulteriore questo livello, i corsi delle azioni Campari potrebbero ancora soffrire, indirizzandosi velocemente verso un primo obiettivo di breve periodo posizionabile a 8,125 euro, al di sotto del quale il successivo target è a quota 7,97 euro.
Lo scenario negativo appena delineato per le quotazioni dei titoli del gruppo di Sesto San Giovanni, al contrario, potrebbe essere accantonato nell’ipotesi di una nuova e stabile risalita sopra una prima resistenza statica e dinamica (media mobile a 100 osservazioni) posta a 8,655 euro, al di sopra della quale il successivo livello da monitorare è individuabile a 8,91 euro. Nel caso di breakout di questo livello (media mobile a 50 sedute), la minore pressione dei venditori potrebbe consentire un’accelerazione rialzista verso un primo obiettivo di breve periodo posizionabile a 9,10 euro, al di sopra del quale è possibile ipotizzare il ritorno sul sopracitato record storico a quota 9,305 euro.
La performance da inizio anno dei titoli Campari è pari a +16,8% (+14,6% nell’intero 2018) e il target price medio sulla base dei contributi dei 21 analisti rilevati da Bloomberg è pari a 8,30 euro, con un potenziale ribassista del 3,8 per cento.
Prezzo di riferimento: 8,625 euro
+7,9% è il potenziale rialzista rispetto alla quarta resistenza a 9,305 euro;
+5,5% è il potenziale rialzista rispetto alla terza resistenza a 9,10 euro;
+3,3% è il potenziale rialzista rispetto alla seconda resistenza a 8,91 euro;
+0,3% è il potenziale rialzista rispetto alla prima resistenza a 8,655 euro;
-1,9% è la potenziale flessione rispetto al primo supporto a 8,465 euro;
-4,1% è la potenziale flessione rispetto al secondo supporto a 8,27 euro;
-5,8% è la potenziale flessione rispetto al terzo supporto a 8,125 euro;
-7,6% è la potenziale flessione rispetto al quarto supporto a 7,97 euro.