Banche (+0,9%) – Ancora in spolvero Ubi (+3,9%) e UniCredit (+2,1%)

Il Ftse Italia Banche chiude con un guadagno dello 0,9% e in linea all’omologo europeo (+0,8%), sostenendo anche il Ftse Mib (+0,3%).

Sullo sfondo permangono i timori per la frenata della crescita mondiale, innescati dai dubbi sulla possibilità che Stati Uniti e Cina possano giungere ad un’intesa commerciale, in attesa di novità dopo l’incontro tra i leader del due Paesi al G20 atteso tra oggi e domani.

Sul fronte domestico, il focus resta sulla discussione tra Commissione Europea e Governo italiano per evitare l’avvio della procedura di infrazione contro Roma per eccesso di debito.

“Il clima è costruttivo. La situazione è oggettivamente complicata ma sono fiducioso che si possa arrivare a una soluzione. L’assestamento di bilancio si farà per lunedì, serve a noi ma è bene chiudere il negoziato e poi definire tutto sul piano interno”, ha dichiarato alla stampa il premier, Giuseppe Conte.

In questo contesto, con lo spread Btp-Btp rimasto stabile in area 245 pb (fonte Mts Markets), sul comparto bancario sono proseguiti gli acquisti, mentre l’EBA ha fissato il calendario degli stress test 2020.

Denaro su tutti i titoli del Ftse Mib, a partire da Ubi (+3,9%), che secondo rumor intende accelerare il de-risking, e UniCredit (+2,1%), che ha collocato un bond da 750 milioni.

Sul Mid Cap ok Credem (+1,2%), Popolare Sondrio (+1,5%), che ha semplificato la struttura societaria, e Mps (+1,4%), con quest’ultima che resta concentrata sul de-riskingsul piano di funding e in attesa di novità su come il Tesoro intende uscire dal capitale.

Tiene Creval (0,0%), supportata dal fatto che Moody’s ha espresso un giudizio positivo sul nuovo piano industriale al 2023.

Tra le Small Cap riflettori puntati sempre su Carige anche se temporaneamente sospesa dalle contrattazioni, su cui proseguono i rumor dopo il no del Fitd alla prima proposta presentata dal fondo Apollo, che poi ne ha fatta recapitare un’altra direttamente ai commissari. Lo stesso Fitd sta lavorando a una proposta di intervento, mentre la Bce secondo indiscrezioni avrebbe concesso un altro mese, mentre Fitch ha confermato il rating a ‘CCC’.

Resiste Banca Finnat (0,0%), che ha acquisito una forte leadership nell’assistenza agli emittenti quotati all’Aim.