“Incrementare la capacità produttiva rappresenta uno degli obiettivi più importanti che intendiamo raggiungere nel breve termine. Questo anche alla luce di un back order consolidato già importante e di un costante aumento delle richieste da parte dei potenziali clienti. Ci aspettiamo infatti che il valore della produzione superi i 13 milioni nel biennio 2019 -2020, più che raddoppiando rispetto al 2018. Una crescita importante, ma decisamente alla nostra portata”.
Con queste parole Gino Bucciol, Direttore dello Sviluppo del Business (CBDO) della neo quotata Officina Stellare, ha sintetizzato a Market Insight le priorità strategiche della divisione produttiva, dopo il brillante esordio in Borsa dello scorso mercoledì.
Nel raggiungimento degli obiettivi prefissati, spiega Bucciol, “sarà prima di tutto necessario dotarsi di una serie di sofisticati macchinari per la produzione ottica di altissima qualità e di una strumentazione metrologica in grado di verificare le performance attese dai complicati sottosistemi che integriamo nella nostra azienda. Non basterà: sarà anche indispensabile assumere personale altamente qualificato e investire in una costante formazione delle risorse”.
La New Space Economy richiede oggi una produzione di altissimo contenuto tecnologico, realizzata però con modalità più rapide ed economiche rispetto al passato. La criticità, incalza il CBDO, “risiede nella realizzazione di una catena efficiente, e proprio le risorse umane e le loro capacità rappresentano un elemento cruciale in grado di fare la differenza”.
“Sono convinto che il nostro successo risieda nella passione e dedizione che proprio il capitale umano e il management ha fin da subito infuso nell’impresa. Siamo partiti anni fa spinti da una passione comune verso “le cose del cielo” e con un’idea molto chiara, rimasta pressocchè immutata, di dove volevamo andare e su cosa puntare”, sottolinea Bucciol.
Una scommessa vinta dal management del gruppo vicentino che nel tempo ha inanellato le giuste scelte e che oggi “ha l’importantissima e concreta opportunità di posizionarsi tra i leader della New Space Economy, tramite la realizzazione di una Space Factory di eccellenza e di riferimento mondiale”.
Il CBDO sposta infine l’attenzione sui risultati della divisione nell’ultimo anno, ricordando che “i consistenti investimenti effettuati in autonomia hanno sostenuto la crescita, consentendoci di raggiungere target importanti e di farci notare sul mercato. Siamo molto soddisfatti di quanto fatto finora e di aver sempre confermato le aspettative. Ora, la forte spinta della domanda ci sta chiedendo di spingerci oltre”.
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