Retelit – Focus sulla divisione Business per centrare gli obiettivi del Piano Industriale

Grazie al suo network in fibra ottica di proprietà e ad un patrimonio unico di competenze, Retelit è pronta a giocare un ruolo primario quale service provider sul territorio nazionale, garantendo alle aziende un supporto consulenziale a 360 gradi attraverso soluzioni efficienti, innovative e sicure. Il Gruppo milanese, dopo i solidi risultati al 31 marzo 2019, continua a lavorare per la crescita di tutte le divisioni e in particolare del segmento business, per raggiungere i target del Piano Industriale 2019-2023 approvato a marzo e confermato in occasione della trimestrale.

Nei primi tre mesi del 2019 l’operatore di servizi dati e infrastrutture per il mercato delle telecomunicazioni ha realizzato un fatturato pari a 17 milioni, in aumento del 14%, con un Ebitda in crescita del 28% a 6,7 milioni e un utile netto più che raddoppiato a 1,3 milioni rispetto allo stesso periodo dell’esercizio precedente.

Risultati solidi che hanno permesso di confermare la guidance per il 2019, la quale prevede “un giro d’affari tra 76 e 80 milioni, un Ebitda fra i 29 e i 33 milioni, investimenti nel range tra 22 e 28 milioni e una PFN compresa tra 17 e 21 milioni”, come ricorda l’Amministratore Delegato Federico Protto.

Con orizzonte quinquennale, secondo le indicazioni del Piano Industriale, Retelit raggiugerà su base organica nel 2023 un fatturato compreso tra 104 e 109 milioni, un Ebitda tra 55 e 58 milioni e una posizione finanziaria netta positiva (liquidità) tra 117 e 122 milioni.

La crescita sarà sostenuta da uno sviluppo di tutte e tre le divisioni (Wholesale Nazionale, Wholesale Internazionale e Business), e in particolare dal segmento dedicato alle aziende. Grazie ad una profonda conoscenza del mercato e delle esigenze delle imprese, Retelit è in grado di offrire “una proposta completa che possa rinnovare i sistemi ICT di prospect e clienti con pacchetti di soluzioni scalabili e customizzate, costruite integrando infrastruttura e servizi”, come rimarca il CEO.

Alla crescita organica si affiancheranno le iniziative non ricorrenti, concentrate essenzialmente su due direttrici: da un lato potenziali acquisizioni e dall’altro un ulteriore ampliamento della capacità del cavo AAE-1, sistema internazionale che collega tre continenti e di cui Retelit è l’unico esponente italiano.

Il tutto con l’obiettivo di confermare il ruolo da protagonista in ambito nazionale e internazionale, traducendo la capacità di execution anche in un miglioramento delle performance borsistiche, in linea con quanto atteso dagli analisti che assegnano al titolo un rating “Buy” e target price 2,1 euro, a fronte dell’attuale valutazione di 1,40 euro.

L’Amministratore Delegato di Retelit, Federico Protto, illustra le priorità strategiche

“Nel piano industriale abbiamo previsto per l’esercizio in corso una crescita in tutte le divisioni e in particolare nel segmento Business, per il quale la priorità strategica è un importante sviluppo basato su un’offerta integrata di infrastruttura, servizi digitali e ICT, con Retelit come unico main contractor e partner di riferimento”.

Retelit investirà “nella crescita e nella modernizzazione della propria infrastruttura per offrire la migliore connettività possibile”, oltre che nello “sviluppo dei servizi” e per “accrescere la capacità commerciale”.

Dal punto di vista delle iniziative non ricorrenti, la strategia può essere sintetizzata “in due direttive principali: possibili operazioni di M&A e ampliamento della capacità del cavo internazionale AAE-1”.

“Il nostro obiettivo per gli anni a venire”, sintetizza il Ceo, “è quello di riuscire a giocare un ruolo primario quale service provider sul territorio nazionale e i risultati mostrano che abbiamo tutte le carte in regola per riuscirci”.

La forte crescita della divisione Business

Il segmento Business, dedicato alle aziende, “rappresenta al 31 marzo 2019 circa il 17% dei ricavi e il 19% dell’ordinato totale, con oltre 230 clienti tra i quali Bonfiglioli, Panini, Econocom e il Gruppo Ospedaliero San Donato”, spiega l’Ad, sottolineando che “i ricavi sono cresciuti del 42% a 2,9 milioni solo nei primi tre mesi del 2019”.

Risultati frutto di una profonda conoscenza del mercato e delle esigenze delle imprese, come illustra lo stesso Federico Protto. “Le relazioni, le persone, le competenze e la qualità sono al centro del modus operandi di Retelit, che lavora per offrire una proposta completa che possa rinnovare i sistemi ICT di prospect e clienti con pacchetti di soluzioni studiate su specifiche esigenze e costruite integrando infrastruttura e servizi”.

Grazie alla solida presenza nel mercato delle telecomunicazioni Retelit sa perfettamente che “oggi le aziende non devono solo rinnovare i loro sistemi IT ma devono prepararsi ad affrontare le sfide di un futuro IoT-based, in cui Big Data, analytics, machine learning, robotica, blockchain, cybersecurity sono le parole chiave”.

Un’offerta diversificata di soluzioni personalizzate e scalabili

“Per continuare a essere competitive e accogliere le sfide tecnologiche che le attendono, le aziende hanno bisogno di soluzioni scalabili e customizzate”, afferma Protto. “È anche per questo motivo che Retelit ha sviluppato pacchetti di offerte per specifici mercati verticali quali ad esempio Finanza, Editoria e Media, Sanità e Moda così da servire le aziende che vi operano con soluzioni tailor made”.

“Con SD-WAN”, prosegue il Ceo, “Retelit può garantire la replica delle reti aziendali anche in caso di attivazione temporanea di nuovi pop-up store, poli ospedalieri o banche; con l’Application Performance Monitoring è possibile monitorare le applicazioni aziendali, per esempio del magazzino o del book store virtuale; con il Multicloud si possono integrare sistemi legacy, public o private cloud e, infine, con la suite di servizi di cyber security è possibile monitorare e prevenire attacchi ai sistemi aziendali”.

Possibili operazioni di M&A entro fine anno

“Le iniziative non ricorrenti nei prossimi mesi possono essere sintetizzate in due direttive principali: possibili operazioni di M&A e ampliamento della capacità del cavo internazionale AAE-1”, dichiara Protto.

Per ciò che riguarda il primo punto, “stiamo lavorando per cercare di cogliere le opportunità di consolidamento che il mercato sta offrendo e affermare ancor di più il nostro posizionamento nel panorama ICT nazionale e internazionale”.

Nel dettaglio, “stiamo concretamente guardando a possibili target che rispondano alla caratteristica di essere operatori TLC o ICT nazionali con cui poter creare sinergie interessanti. Per questo abbiamo anche dato mandato ad un primario advisor per supportarci nelle operazioni che contiamo di finalizzare entro la fine del corrente esercizio”.

L’ampliamento della capacità del cavo AAE-1

In relazione al sistema in cavo AAE-1, sul quale si sono registrati nel primo trimestre 2019 investimenti pari a 0,2 milioni, “è già in corso l’upgrade tecnologico iniziato a fine 2018 con il passaggio alla tecnologia 200 Gbps, dando così risposta alla domanda di traffico Internet sulla rotta Eurasia da parte di Carrier e OTT”, ricorda Protto.

A fine ottobre 2018, infatti, il Consorzio che gestisce il sistema Asia Africa Europe 1 ha annunciato in anticipo il completamento dell’upgrade tecnologico del cavo che collega 19 Paesi da Marsiglia a Hong Kong. Retelit è l’unico operatore italiano del Consorzio, con una partecipazione del 5,5% e una landing station di proprietà a Bari.

“Entro la fine del terzo trimestre di quest’anno si stima di avere la nuova capacità accesa disponibile, con un aumento del 65% circa e due anni di anticipo rispetto alle previsioni, dato che la domanda e le vendite hanno superato le aspettative inziali”, dichiara l’Ad.

Crescita sostenuta dei risultati nel 1Q 2019

“Dopo un 2018 che si è chiuso molto positivamente, anche il 2019 è partito seguendo questa linea e il Resoconto Intermedio di Gestione al 31 marzo 2019 ha chiuso con numeri in crescita”, afferma il Ceo.

Il fatturato è salito infatti a 17 milioni, in aumento del 14%, l’Ebitda ha registrato un aumento del 28% a 6,7 milioni, il risultato operativo (Ebit) è stato pari a 1,5 milioni e l’utile netto è più che raddoppiato a 1,3 milioni rispetto allo stesso periodo dell’esercizio precedente.

“Abbiamo inoltre riconfermato la guidance e le linee guida del Piano Industriale 2019-2023, approvato anch’esso nel mese di marzo di quest’anno e confermato anche sulla base dei recentissimi sviluppi fino ad oggi”, sottolinea Protto.

La separazione delle attività e lo sviluppo dell’offerta

I risultati del primo trimestre confermano la bontà delle strategie adottate finora. “Non vogliamo però fermarci qui”, puntualizza il Ceo, “e per questo siamo costantemente al lavoro per porre le basi per la crescita futura della società, introducendo tutte le opzioni possibili per consentirci un’ulteriore evoluzione aziendale e di business”.

Va in questa direzione la recente decisione di procedere con il progetto di separazione dell’attività in due società controllate da Retelit, una dedicata alla gestione dell’infrastruttura in fibra e una al ramo dei servizi a valore aggiunto per la clientela. Il progetto sarà completato nell’ultimo quarto dell’anno in corso.

“L’obiettivo per il futuro è dotare la società di tutti i mezzi possibili per accrescere la capacità commerciale, lo sviluppo dei servizi e gestire al meglio i 12.500 km che compongono l’infrastruttura di Retelit, una delle più complete e importanti in Italia”.

Infine, “non vanno dimenticati gli sforzi fatti sull’upgrade tecnologico e commerciale che hanno portato all’allargamento della nostra offerta e a strategiche partnership sottoscritte con aziende capofila del settore, su tutte Huawei per la creazione della soluzione di Multicloud”.

Confermati i target per il FY 2019

“La chiave del nostro successo e di quanto faremo nell’arco del Piano Industriale risiede, oltre che negli asset e nelle competenze, in una chiarissima strategia e nella ferma determinazione di implementarla”, rimarca Federico Protto.

Per quanto concerne il corrente esercizio, “la guidance prevede una crescita organica attraverso l’ulteriore sviluppo del segmento Business e l’acquisizione di quote di mercato nei segmenti Wholesale Nazionale e Internazionale, facendo leva sul sistema in Cavo AAE-1 e sulle partnership internazionali”.

In particolare, spiega Protto “la previsione è positivamente impattata dal consistente portafoglio ordini che deriva dall’attività commerciale del 2018, nonché dal significativo battente di fatturato ricorrente che si è ulteriormente incrementato nello stesso anno”.

“Volendo entrare nello specifico, i numeri che puntiamo a raggiungere nel 2019 sono un fatturato tra i 76 e gli 80 milioni, un Ebitda tra i 29 e i 33 milioni, investimenti nel range tra 22 e 28 milioni e una PFN compresa tra 17 e 21 milioni”.

Con orizzonte quinquennale, il Piano prevede nel 2023, su base organica, un fatturato compreso tra 104 e 109 milioni, Ebitda tra 55 e 58 milioni e posizione finanziaria netta positiva (liquidità) tra 117 e 122 milioni.

Una consulenza a 360° per la trasformazione digitale delle aziende

“La connessione abbraccia cose e persone, senza non ci sono imprenditorialità, intrattenimento e relazioni. In questo contesto, le aziende che offrono infrastruttura per la connettività sono più che mai strategiche e noi lo siamo”, afferma il Ceo.

“Retelit possiede un patrimonio e una competenza che non temono paragoni, grazie a un network in fibra ottica di proprietà che collega l’Italia da Torino a Bari, e adesso anche in Sicilia, arrivando fino in Europa e collegando tre continenti. Oltre all’infrastruttura per la connettività”, puntualizza Protto, “serve però anche efficienza, sicurezza e innovazione. Per questo Retelit si è impegnata a essere sempre più vicina alle aziende fornendo un supporto consulenziale a 360 gradi e soluzioni funzionali alla loro attività”.

“Siamo oggi un’azienda infrastrutturata che fornisce consulenza sulla trasformazione digitale con una divisione ad hoc dedicata al mondo Enterprise e Pubblica Amministrazione, che confluirà nella Società dedicata ai Servizi. I nostri continui investimenti in innovazione ci hanno portato ad essere tra i primi ad offrire la rivoluzionaria tecnologia SD-WAN, soluzione inserita nell’offerta rivolta alle aziende. Questa funzionalità di nuova generazione permette di trasformare le infrastrutture di rete in piattaforme dinamiche e intelligenti integrando molteplici tecnologie di accesso”, conclude l’Ad.

Ampi margini di crescita per il titolo in Borsa

Da inizio anno il titolo Retelit mostra un rialzo di circa 3 punti percentuali in area 1,41 euro, a fronte del +13% messo a segno dal Ftse Italia Star e del +9% del Ftse Italia Telecomunicazioni.

Nell’ultimo anno le azioni dell’operatore di servizi dati e infrastrutture per il mercato delle telecomunicazioni hanno mantenuto un andamento altalenante, parzialmente condizionate anche dalle vicende legate alla golden power.

Inoltre, il titolo potrebbe parzialmente risentire del seguito limitato da parte degli analisti. I giudizi sul titolo raccolti da Bloomberg su Retelit sono infatti soltanto due, anche se entrambi consigliano l’acquisto con un target price medio di 2,1 euro (upside potenziale intorno al 50%).