Utility (-2,5%) – Ottava a tinte rosse, in controtendenza Edison (+2,5%)

Nella settimana dal 24 al 28 giugno il Ftse Italia Servizi Pubblici ha riportato un -2,5%, facendo peggio sia del corrispondente indice europeo (-2,4%) sia del Ftse Mib (-0,7%).

Sull’obbligazionario in chiusura di settimana il Bund tedesco si è mantenuto a -33 centesimi mentre il Btp (al 2,09%) riduce lo spread con il benchmark tedesco a circa 242 punti base.

Il Premier Conte potrebbe essere vicino a un’intesa con l’Unione europea per rinviare la decisione sulla procedura per deficit a settembre o ottobre. Stando alle motivazioni addotte, lo slittamento potrebbe beneficiare dei conti 2019 migliori del previsto, mentre dal canto suo, l’UE avrebbe a sua disposizione dati più completi.

Il rinvio tuttavia coinciderebbe con l’inizio dei lavori sulla legge di bilancio 2020, aspetto che potrebbe rendere più tesi i rapporti tra i due vicepremier, che devono fare i conti con priorità differenti (taglio delle tasse per il leghista e il salario minimo per il pentastellato).

Tra le Big, tutte negative, ha fatto meglio, Enel (-1,5%) che prevede di aumentare di un ulteriore massimo 5% la propria quota nella controllata cilena Enel Américas dall’attuale 56,8 per cento.

La controllata statunitense per le rinnovabili Enel Green Power North America ha siglato un accordo di fornitura di energia rinnovabile di 12 anni con la multinazionale del settore alimentare, Mondelēz International.

La società ha sottoscritto con Sonatrach, compagnia petrolifera statale algerina, un accordo per estendere di otto anni l’attuale contratto di fornitura di gas in scadenza a fine 2019, con possibilità di un’estensione per ulteriori due anni.

La controllata Enel Americas ha presentato un’offerta non vincolante per l’83,7% della peruviana Luz del Sur e per il controllo della cilena Chilquinta. Entrambe le società di distribuzione elettrica fanno capo all’americana Sempra Energy.

Segue, A2A (-3%), a valere sul Programma EMTN, potrà seguire una emissione green, in funzione delle condizioni di mercato, per un ammontare atteso di 400 milioni, senior unsecured, RegS bearer, a tasso fisso e con una durata target di 10 anni.

La multiutility lombarda è tra i contendenti di primo piano, in cordata con la ceca Eph, per gli asset di Sorgenia. Tra gli altri interessati anche la cordata tedesca E.On – RWE e il gruppo svizzero Met Holding.

Italgas (-3,1%) ha siglato un Memorandum of Understanding con GRDF orientato a rafforzare la collaborazione per lo sviluppo di attività congiunte e lo scambio di conoscenze ed esperienze nella gestione delle reti.

Gli analisti di Berenberg hanno alzato il target price a 7 euro dal precedente 6,40 euro, mantenendo inalterato il giudizio di “Buy”.

Hera (-4,1%) ha collocato con successo il suo secondo green bond per complessivi 500 milioni di euro, rimborsabili in 8 anni a una cedola dello 0,875% e un rendimento pari a 1,084%.

Da oggi Waste Recycling, società pisana controllata da Herambiente, verrà incorporata in Herambiente Servizi Industriali (Hasi), servizi di micro raccolta, trattamento e smaltimento di rifiuti per le PMI e per grandi gruppi industriali.

In coda, Snam (-8,8%) ha siglato con Intesa Sanpaolo un accordo di collaborazione per promuovere interventi di riqualificazione energetica su condomìni.Analoga collaborazione è avvenuta tra la controllata TEP Energy Solution e ANACI.

Tra le Mid, Ascopiave (-0,3%) insieme a Unigas Distribuzione ha sottoscritto l’atto di fusione per incorporazione di Unigas in Ascopiave, a seguito dell’approvazione da parte delle rispettive assemblee.

Erg (-3%) ha acquistato da Windwärts Energie GmbH una pipeline di 13 progetti eolici in diverse fasi di sviluppo per una capacità complessiva di 224 MW. Il prezzo concordato in termini di Enterprise Value è di circa 4 milioni.

La società ha completato i lavori di costruzione e commissioning del parco eolico Linda, in Germania. Una volta a regime, l’impianto sarà in grado di produrre circa 50 GWh annui, evitando l’emissione in atmosfera di circa 39mila tonnellate di CO2 all’anno.

Iren (-3,5%) ha sottoscritto due linee di credito di tipo Sustainability linked revolving credit facility (RCF) per complessivi di 150 milioni e della durata di 3 anni.

La multiutility emiliana ha rinnovato la manifestazione di interesse alla Regione Valle d’Aosta per realizzare una società in cui far confluire tutti gli asset rinnovabili della stessa Iren e di Cva (Compagnia Valdostana delle Acque). Un’aggregazione industriale che darebbe vita alla terza forza italiana sulle rinnovabili.

In coda Acea, che lascia sul terreno il 6,5 per cento.

Tra le Small, ha fatto meglio Edison che porta a casa il 2,5 per cento

Segue Alerion Clean Power (+0,8%), che ha messo in esercizio il parco eolico di Eolica PM in provincia di Benevento, con una potenza installata pari a 51,75 MW.

La società inoltre ha acquisito il 100% di Comiolica, titolare di un parco eolico operativo in Spagna con una potenza installata di 36 MW per circa 41 milioni.

Il Cda di TerniEnergia (-0,3%) ha approvato l’aggiornamento della proposta di piano di risanamento e rilancio per il periodo 2018-2022, che mira a ripristinare l’equilibrio finanziario e patrimoniale della società nel lungo periodo, che prevede tra l’altro la dismissione degli asset fotovoltaici nonché di quelli relativi alla Business Unit CleanTech, da completare non oltre il 31 dicembre 2020.

In coda, Seri Industrial (-5,6%), che ha comunicato che la società di revisione Bdo Italia non ha espresso un giudizio sui bilanci civilistico e consolidato del 2018. Questi ultimi erano stati riesposti dopo la prima verifica di Bdo che aveva dato esito di impossibilità a certificare quei bilanci.