Il Ftse Italia Banche inizia l’ottava con un ribasso dello 0,9% e in direzione opposta rispetto all’analogo europeo (+0,5%), non impedendo però al Ftse Mib (+0,1%) di chiudere in territorio positivo.
Sullo sfondo restano le preoccupazioni per la frenata della crescita mondiale, innescati dalle incertezze sulla possibilità che Stati Uniti e Cina possano giungere ad un’intesa commerciale, che sembrano momentaneamente ridursi dopo l’incontro tra i due rispettivi leader al G20 di sabato scorso che ha ratificato il riavvio ufficiale delle trattative.
Sul fronte domestico, il focus resta sulla discussione tra Commissione Europea e Governo italiano per evitare l’avvio della procedura di infrazione contro Roma per eccesso di debito.
“Confido sempre di poterla evitare. I numeri sono positivi, non sono cambiati”, ha dichiarato alla stampa il premier, Giuseppe Conte. Ieri si è tenuto il Consiglio dei Ministri per l’assestamento di bilancio (ora il rapporto deficit/Pil è visto al 2,04% per il 2019), mentre la Commissione Europea non dovrebbe pronunciarsi oggi come era previsto.
In questo contesto, nonostante lo spread Btp-Btp calato in area 231 pb (fonte Mts Markets), sul comparto bancario proprio nel finale di seduta sono prevalsi i realizzi dopo che il settore era stato in rialzo per quasi tutta la seduta.
Lettera su tutti i titoli del Ftse Mib, inclusa Mediobanca (-1,3%), il cui management sta lavorando al nuovo piano strategico. Calo contenuto per Bper (-0,5%), con Unipol che aveva ribadito che entro il 30 giugno sarebbe salita al 19,9% del capitale.
Sul Mid Cap bene Credem (+0,9%) e Popolare Sondrio (+0,7%), che ha ricevuto l’ok dell’Antitrust all’acquisto di Farbanca, mentre rallenta Creval (-0,2%), che nei giorni scorsi ha alzato un velo sul piano industriale al 2023.
Scatta Mps (+4,5%), che resta concentrata sul de-risking, la cui gestione è stata resa più flessibile con il recesso dal contratto di special serving in essere con Juliet, controllata di Cerved.
Tra le Small Cap riflettori puntati sempre su Carige anche se sospesa dalle contrattazioni, su cui proseguono i rumor dopo il no del Fitd alla prima proposta presentata dal fondo Apollo, che poi ne ha fatta recapitare un’altra direttamente ai commissari. Lo stesso Fitd sta lavorando a una proposta, mentre la Bce secondo indiscrezioni avrebbe concesso un altro mese.
In luce Banca Finnat (+1,3%), che ha acquisito una forte leadership nell’assistenza agli emittenti quotati all’Aim.