La struttura dell’operazione che porterà Intesa Sanpaolo a ridurre lo stock di Utp di 10 miliardi è ormai incardinata.
È quanto riportano rumor di stampa, secondo i quali la banca sta lavorando agli ultimi dettagli, che entro i prossimi dieci giorni dovrebbero essere definiti.
Lo scorso 26 marzo l’istituto aveva fatto sapere di stare considerando opzioni strategiche riguardanti i crediti classificati come Utp e che, in tale ottica, ha firmato un accordo non vincolante con Prelios, cui ha concesso un periodo di negoziazione esclusiva per la possibile costituzione di una partnership strategica.
Di suddetto ammontare di Utp, 3,5 miliardi verrebbero ceduti a Prelios. La cessione avverrebbe sostanzialmente a valori di libro, in modo tale che la banca non registri minusvalenze in bilancio. I rumor recenti parlavano di un prezzo di vendita pari al 50-55% del valore lordo, a fronte di una copertura del 36,2% (dato a fine 2018).
La cessione, secondo quanto riporta la stampa, avverrebbe tramite una cartolarizzazione; operazione che prevedrebbe l’emissione di una tranche senior pari al 70% circa del valore totale, una mezzanina per il 15% e una equity per il rimanente 15%. L’acquisizione che verrebbe finanziata da Davidson Kempner, controllante di Prelios.
In merito ai restanti 6,5 miliardi di Utp, Prelios ne assumerebbe solo la gestione ma resterebbero in carico sui libri della banca.
La decisione definitiva dovrebbe essere presa nel cda di Intesa Sanpaolo che si terrà il prossimo 31 luglio, quando sarà approvata anche la semestrale. Oggi, secondo quanto riporta la stampa, dovrebbe tenersi un cda per discutere della questione.
Nel frattempo, dovranno essere selezionate le posizioni da vendere e quelle da mantenere in bilancio. A fine marzo la banca aveva in capo 14 miliardi lordi di Utp (8,8 miliardi netti), con un coverage ratio del 37,1 per cento.
Intorno alle 10:15 a Piazza Affari il titolo guadagna lo 0,2% a 1,87 euro, mentre l’indice di settore cede lo 0,3 per cento.