Nella prima seduta della settimana l’indice settoriale della moda avanza dello 0,9 per cento. Performance superiore a quella del corrispondente indice europeo di confronto (+0,3%).
Gli operatori accolgono positivamente l’esito del del summit di Osaka tra il presidente americano, Donald Trump, e quello cinese, Xi Jinping, propensi a riprendere i negoziati commerciali, rimandando l’introduzione di nuove tariffe su beni made in China per 300 miliardi di dollari.
Inoltre, l’amministrazione Usa ha allentato le restrizioni imposte al colosso delle telecomunicazioni Huawei, che potrà tornare ad acquistare forniture dagli Stati Uniti qualora non vi siano problemi per la sicurezza nazionale.
Seduta positiva per le Big Cap con Moncler a +1,1% e Salvatore Ferragamo a +1 per cento.
Andamento analogo per le Mid: Tod’s avanza del 2,3% e Brunello Cucinelli dell’1,7 per cento.
Bene Ovs (+5,2%), la migliore del comparto e delle Small Cap. Da inizio anno il titolo ha messo a segno oltre il 45 per cento.
Denaro anche su Zucchi (+2,1%). A maggio l’indebitamento finanzianziario è sceso a 39,4 milioni.
In scia Geox (+2%), che detiene in proprio lo 0,20% del capitale avendo acquistato 111.692 azioni per complessivi 145.536,74 euro.
Lettera su BasicNet (-2,5%), le cui azioni proprie sono salite dell’11,827%, dopo aver acquistato 19.000 azioni per oltre 93 mila euro dal 24 al 28 giugno.
Male Safilo (-6%), appesantito dall’ufficializzazione della scadenza della licenza Dior entro la fine del 2020.
Inoltre, la società padovana ha anche reso noto il closing della cessione della catena statunitense di negozi retail, Solstice, a Fairway LLC.
Sempre sospesa Stefanel, il cui indebitamento finanziario netto a maggio è salito a 88,4 milioni.