Banche (+0,1%) – In evidenza Intesa SP (+0,9%)

Il Ftse Italia Banche chiude con un leggero guadagno dello 0,1% e facendo meglio dell’omologo europeo (-0,4%), sostenendo anche il Ftse Mib (+0,7%).

Sullo sfondo restano le preoccupazioni per la frenata della crescita mondiale, innescate dalle incertezze sulla possibilità che Stati Uniti e Cina possano giungere ad un’intesa commerciale, anche se sembrano momentaneamente ridursi dopo l’incontro tra i due rispettivi leader al G20 di sabato scorso che ha ratificato il riavvio ufficiale delle trattative.

Sul fronte domestico, il focus resta sulla discussione tra Commissione Europea e Governo italiano per evitare l’avvio della procedura di infrazione contro Roma per eccesso di debito.

“Abbiamo approvato il disegno di legge sull’assestamento di bilancio, possiamo inviarlo a Bruxelles, sul piatto ci sono oltre 7 miliardi che ci consentono di dire che siamo in linea con le previsioni per il famoso 2,04% di deficit/Pil”, ha affermato il premier, Giuseppe Conte.

La Commissione Europea si riunirà oggi per decidere se raccomandare o meno all’Ecofin suddetta procedura, chiedendo magari al Governo italiano anche dettagli sulle strategie per il 2020.

In questo contesto, grazie allo spread Btp-Btp calato in area 220-225 pb (fonte Mts Markets), sul comparto bancario sono prevalsi gli acquisti alla fine.

Andamento contrastato per i titoli del Ftse Mib, tra i quali si mettono in luce Intesa Sanpaolo (+0,9%), che secondo rumor a breve prenderà una decisione sui 10 miliardi di Utp da smaltire, e Bper (+2%), con Unipol che aveva ribadito che entro il 30 giugno sarebbe salita al 19,9% del capitale.

Sul Mid Cap prosegue il rialzo di Credem (+0,6%) e Creval (+0,5%), che nei giorni scorsi ha alzato un velo sul piano industriale al 2023, mentre ritraccia Popolare Sondrio (-0,1%), che ha ricevuto l’ok dell’Antitrust all’acquisto di Farbanca, mentre tornano gli acquisti

Ancora acquisti su Mps (+0,4%), che resta concentrata sul de-risking, la cui gestione è stata resa più flessibile con il recesso dal contratto di special serving in essere con Juliet, controllata di Cerved. Inoltre, la banca ha cartolarizzato 2,3 miliardi di crediti in bonis.

Tra le Small Cap riflettori puntati sempre su Carige anche se sospesa dalle contrattazioni, su cui proseguono i rumor dopo il no del Fitd alla prima proposta presentata dal fondo Apollo, che poi ne ha fatta recapitare un’altra direttamente ai commissari. Lo stesso Fitd sta lavorando a una proposta, mentre la Bce secondo indiscrezioni avrebbe concesso un altro mese.

Bene Banca Finnat (+0,7%), che ha acquisito una forte leadership nell’assistenza agli emittenti quotati all’Aim.