Comparto bancario tonico nella mattinata odierna a Piazza Affari. Intorno alle 11:00 il Ftse Italia Banche guadagna l’1%, dopo le ultime due sedute sottotono seguite al rialzo della scorsa ottava.
La performance è supportata dallo spread Btp-Bund sceso in area 215 pb dai 222 pb di ieri (fonte Mts Markets), ai minimi da maggio 2018.
Il focus resta anche sul negoziato tra Roma e Bruxelles per evitare la procedura d’infrazione sull’Italia per eccesso di debito. Le attese sono positive sul fatto che la Commissione Europea non raccomanderà la procedura dopo la riunione di oggi, dopo l’invio del nuovo quadro di finanza pubblica per il 2019 da parte del Governo italiano.
“Abbiamo approvato il disegno di legge sull’assestamento di bilancio, possiamo inviarlo a Bruxelles, sul piatto ci sono oltre 7 miliardi che ci consentono di dire che siamo in linea con le previsioni per il famoso 2,04% di deficit/Pil”, aveva affermato ieri il premier, Giuseppe Conte.
Tuttavia, i dubbi sono legati alle politiche relative al 2020, anche se l’esecutivo ha inserito una clausola di garanzia per l’anno prossimo che dovrebbe consentire un miglioramento dei conti pubblici.
Denaro su tutti i titoli del Ftse Mib, con Banco Bpm (+0,7% a 1,78 euro), UniCredit (+0,7% a 10,62 euro), Intesa Sanpaolo (+0,8% a 1,90 euro), Mediobanca (+1,4% a 9,18 euro), Ubi (+0,8% a 2,33 euro) e Bper (+0,3% a 3,65 euro).
Sul Mid Cap bene Mps (+1,8% a 1,15 euro), Popolare Sondrio (+0,8% a 1,98 euro) e, in misura inferiore, Creval (+0,4% a 0,0569 euro). In controtendenza Credem (-0,2% a 4,29 euro).