La giornata di chiusura del meeting dell’Opec+ ha visto il Ftse Italia Petrolio e Gas Naturale archiviare le contrattazioni a -0,3% rispetto al -0,7% del corrispondente indice europeo.
Poco mosse le Borse europee, con il Ftse Mib maglia rosa a +0,7 per cento, mentre l’impatto della tregua tra Usa e Cina viene offuscato dalla minaccia di nuovi dazi nei confronti dell’Unione Europea.
Forte ribasso per le quotazioni del greggio, con Wti a 57,1 $/bl (-3,3%) e Brent a 63,2 $/bl (-2,8%) poco dopo la chiusura nel giorno in cui l’Opec+ ha ratificato l’estensione dei tagli produttivi fino a marzo 2020.
Gli operatori sembrano infatti focalizzati sulle incertezze legate alla domanda, piuttosto che nelle mosse messe in atto dall’Opec+ per stabilizzare il mercato.
Sull’azionario arretrano dopo i rialzi di lunedì le tre big Saipem (-2,7%), Tenaris (-2,3%) ed Eni (-1%) che ha avviato la produzione nell’Area 1 dell’offshore messicano e esteso l’accordo con la Tunisia per il trasporto del gas proveniente dall’Algeria.
Tra le Mid Cap debole Maire Tecnimont (-0,5%) mentre avanza Saras (+0,8%) che ha reso noto l’EMC Benchmark, risalito oltre 2 dollari/barile. Il gruppo ha inoltre comunicato il rinnovo dei patti parasociali tra i soci.
Infine, tra le società a minore capitalizzazione, leggera flessione per d’Amico (-0,2%) e Gas Plus (-0,5%).