Utility (+2,3%) – Settore in spolvero, guida Terna (+3,5%)

Ieri il Ftse Italia Servizi Pubblici ha chiuso in progresso del 2,3%, facendo meglio del corrispondente indice europeo, l’Euro Stoxx 600 Utilities (+1,9%) e del Ftse Mib (+0,7%).

Ben intonato il comparto delle Utilities che ha beneficiato del calo dei rendimenti obbligazionari, con il decennale italiano all’1,86% e lo spread Btp-Bund a 222 punti base, livello minimo da maggio 2018.

Dinamica che è stata agevolata dall’annuncio da parte del Governo di un taglio di 7,6 miliardi del debito, con un rapporto deficit/Pil 2019 previsto in calo al 2,04%, anche se resta da capire la situazione relativa ai conti pubblici nel 2020.

Un ottimismo che dovrà misurarsi, oggi, con la discussione a Bruxelles circa la possibile apertura di una procedura di infrazione ai danni dell’Italia.

Tra le Big, in spolvero Terna che guadagna il 3,5%, seguita da Snam (+2,6%) ed Hera (+2,4%).

In relazione a quest’ultima, BNP Paribas ha comunicato i risultati definitivi dell’offerta di acquisto per cassa destinata a investitori qualificati, fino a un massimo di 250 milioni, riferita a due prestiti obbligazionari di Hera, a fronte dei quali sono stati complessivamente portati in adesione 210,6 milioni.

A2A ed Enel chiudono entrambe a +2,2 per cento.

Riguardo alla prima, a margine di un convegno sulla sostenibilità, l’Ad Valerio Camerano ha sottolineato come la società sia attenta all’evoluzione del dossier Sorgenia, i cui soci dovrebbero prendersi ancora un paio di settimane per definire la short list.

La seconda, attraverso la controllata per le rinnovabili Enel Green Power Sudafrica, ha avviato la costruzione del parco eolico Garob (140 MW), che richiederà un investimento complessivo di oltre 200 milioni.

Da inizio anno il titolo Enel ha guadagnato il 24,1% e punta ai 6,39 euro raggiunti a maggio 2008.

Tra le Mid, ben intonate anche Falck Renewables (+3,2%) e Iren (+2,5%).

La multi-utility emiliana, attraverso la controllata Iren Ambiente, ha perfezionato l’acquisizione di Ferrania Ecologia e del ramo d’azienda relativo al settore rifiuti di FG Riciclaggi, conferito all’interno della stessa Ferrania Ecologia.

Tra le Small, ha fatto meglio l’umbra TerniEnergia che ha portato a casa il 2,4 per cento.