Mattinata sugli scudi per il comparto bancario a Piazza Affari. Intorno alle 09:50 il Ftse Italia Banche sale del 2,2%, rafforzando il +5% messo a segno ieri.
La performance continua a beneficiare della discesa dello spread Btp-Bund che si è portato in area 200 pb (fonte Mts Markets), ai minimi da maggio 2018.
Il tutto dopo che la Commissione Europea ha deciso di non raccomandare all’Ecofin l’avvio di una procedura d’infrazione contro l’Italia per debito eccessivo, avendo giudicato positivamente il nuovo quadro di finanza pubblica presentato dal Governo per il 2019, che vede il rapporto deficit/Pil al 2,04% dal 2,4% precedente.
L’organo comunitario sembra avere apprezzato anche le indicazioni fornite dall’esecutivo tricolore per il 2020 sulla traiettoria dei conti pubblici, in attesa del progetto di bilancio che sarà presentato il prossimo ottobre, che consentirà di fare valutazioni più precise.
Ancora tonici tutti i titoli del Ftse Mib, con Banco Bpm (+2,3% a 1,93 euro), Ubi (+3% a 2,55 euro), UniCredit (+2,7% a 11,44 euro), Intesa Sanpaolo (+1,9% a 2,02 euro), Bper (+1,5% a 3,84 euro) e, molto più staccata, Mediobanca (+0,2% a 9,31 euro)
Sul Mid Cap bene Mps (+3,9% a 1,15 euro), Popolare Sondrio (+1,8% a 2,07 euro), Credem (+2,1% a 4,59 euro) e Creval (+2,3% a 0,0586 euro).