Carige – Si entra nella fase decisiva del salvataggio

L’iter per mettere in sicurezza Carige potrebbe essere giunto alla fase cruciale e novità sono attese la prossima settimana, forse venerdì 12 luglio. Nel corso del prossimo fine settimana dovrebbero tenersi una serie di incontri tra i soggetti coinvolti.

È quanto riportano rumor di stampa, ricordando che per risolvere la situazione ci sono in ballo due opzioni: l’offerta formulata dal fondo Apollo e la soluzione di sistema a cui sta lavorando il Fondo Interbancario di Tutela dei Depositi (Fitd).

Considerando che, secondo indiscrezioni, il Fitd non confiderebbe soddisfacente neanche la nuova offerta di Apollo, il piano di intervento a cui starebbe lavorando lo stesso Fitd sarebbe basato su un aumento di capitale stimato in 800 milioni.

Di tale importo, 320 milioni deriverebbero dalla conversione del bond sottoscritto dallo Schema Volontario dello stesso Fitd a novembre 2018, 200 milioni dallo Schema Obbligatorio (grazie alla sentenza favorevole sul caso Tercas), mentre la parte rimanente sarebbe suddivisa tra gli attuali azionisti (in primis la famiglia Malacalza) e due banche a controllo pubblico, Mediocredito Centrale (che potrebbe contribuire con 50 milioni), e il Credito Sportivo.

In merito a quest’ultimo però, su cui i rumor indicavano un apporto stimato in 150 milioni, potrebbero sorgere delle problematiche tecniche e politiche per un investimento diretto in equity, mentre, sempre secondo la stampa, potrebbe essere più semplice la sottoscrizione di un bond subordinato.

Altre indiscrezioni di stampa indicano che, negli ultimi giorni, un paio di istituti di medie dimensioni avrebbero espresso il loro interesse.

Altre voci di stampa riportano che il Governo vorrebbe escludere la nazionalizzazione della banca, augurandosi che si arrivi a una soluzione di sistema. Le altre alternative sul tavolo sono la liquidazione o la ricapitalizzazione precauzionale.