Mattinata in frazionale rialzo per i principali indici europei, in una seduta che sarà caratterizzata da volumi ridotti e dall’assenza della guida di Wall Street chiusa per festività.
Intorno alle ore 11:50, Milano è la migliore delle piazze del Vecchio Continente con una performance in rialzo dello 0,5 per cento. Nel frattempo il Dax di Francoforte e il Ftse 100 di Londra guadagnano lo 0,1%, mentre il Cac40 si muove sulla parità e l’Ibex35 di Madrid cede lo 0,3 per cento.
La discesa registrata dallo spread nelle ultime sessioni di mercato continua a favorire gli acquisti sui titoli bancari del Ftse Mib. Proprio ieri il differenziale di rendimento del BTP con il Bund è sceso per la prima volta sotto l’importante soglia psicologica dei 200 punti dopo la decisione della Commissione Europea di non avviare per il momento una procedura di infrazione.
Questa mattina dopo essere ripartito in area 196 punti base, lo spread è ritornato a 201,2 punti base, con il yield del decennale italiano al 1,61%.
La nomina di Christine Lagarde a presidente della Banca centrale europea è stata accolta positivamente dai mercati obbligazionari. Secondo gli operatori, l’ex numero uno del Fondo monetario internazionale rappresenta infatti una scelta in grado di garantire una linea di continuità con la politica monetaria accomodante di Mario Draghi.
Dall’altra parte dell’oceano, proseguono le dichiarazioni minatorie di Trump verso Europa e Cina, accusate di manipolare le proprie valute. Ulteriori indicazioni sul fronte commerciale, questa volta positive, sono arrivate invece dal consulente economico della Casa Bianca Larry Kudlow, che ha riferito che i colloqui con la superpotenza asiatica riprenderanno la prossima settimana.
Sul fronte macro, le vendite al dettaglio nell’Eurozona hanno riportato una variazione negativa dello 0,3% su base mensile, deludendo le attese (+0,3%) e risultando inferiori al -0,1% di aprile (rivisto al rialzo dal -0,4% indicato in precedenza). Su base annua, il dato è cresciuto dell’1,3% ma sempre al di sotto del consensus (+1,6%) e del precedente +1,8% (rivisto al rialzo da +1,5%).
Sul Forex, l’Euro guadagna verso le altre divise, con l’Eur/Usd a 1,1286 e l’Eur/Jpy a 121,65. Il biglietto verde arretra lievemente verso lo yen a 107,78.
Tornando a Piazza Affari, i bancari dominano la scena con UBI a +4,5%, Unicredit +3,8% e Banco BPM +2,3%. In coda Leonardo (-1,6%) e Campari (-1,8%).