Intorno alle ore 11:45, le borse europee si muovono in frazionale ribasso con Milano che cede lo 0,3% in area 22.055 punti. Il Dax di Francoforte lascia sul terreno lo 0,2%, il Ftse 100 di Londra lo 0,3%, il Cac40 di Parigi lo 0,3% e l’Ibex35 di Madrid lo 0,2%.
Una partenza leggermente sottotono per i principali indici del Vecchio Continente, appesantiti dal calo degli ordini all’industria della Germania, reso noto questa mattina prima dell’apertura dei mercati, diminuiti a maggio del 2,2%, ben oltre il -0,2% atteso dagli analisti. Su base annua il decremento è dell’8,6%, più accentuato rispetto al -6,2% del consensus e al -5,2% della rilevazione di aprile.
Il focus odierno sarà tuttavia incentrato sui dati sull’occupazione a stelle e strisce del mese di giugno, monitorati con particolare attenzione in quanto potrebbero influenzare le prossime decisioni della Federal Reserve.
Dopo il deludente dato di maggio dei non farm payroll, un’ulteriore lettura inferiore alle attese potrebbe rafforzare le aspettative di un taglio dei tassi di interesse nel meeting del FOMC di fine mese.
Sull’obbligazionario, il rendimento del decennale italiano è tornato a scendere e con esso lo spread verso il Bund tedesco dopo la correzione registrata ieri (yield BTP 10 anni al 1,65%, spread BTP-Bund a 204 punti).
Nel frattempo sul forex il dollaro guadagna terreno nei confronti dell’euro a 1,1256 e verso lo yen a 108,5. Stabile l’Euro rispetto allo yen a 121,65.
Tra le materie prime, infine, il Brent scende a 63,2 dollari (-0,1%) mentre il Wti (-1,2%) a 56,6 dollari. Ieri, la Gran Bretagna ha sequestrato una petroliera iraniana a Gibilterra, con l’accusa di trasportare petrolio in Siria violando le sanzioni Ue.
Tornando a Piazza Affari, acquisti su Buzzi Unicem (+1,2%), A2A (+0,8%) e Campari (+0,8%). Vendite invece su STm (-1,9%) e Atlantia (-1,1%), quest’ultima dopo che Moody’s ha sottoposto il rating a revisione per un eventuale downgrade.