Ubi ha effettuato ieri un’emissione obbligazionaria subordinata Tier2, con scadenza a 10 anni e con opzione di rimborso a 5 anni, per un ammontare di 300 milioni.
Il tutto a completamento del piano di emissione per questo tipo di strumento a tutto il
2020, come previsto dall’attuale piano di funding.
A conferma della positiva percezione della qualità del credito della banca da parte del mercato, l’operazione ha visto una solida domanda che ha raggiunto oltre 4 volte l’ammontare emesso, permettendo di ridurre lo spread dall’iniziale livello di 510 pb a quello finale di 475 pb sopra il mid-swap a 5 anni.
Il prezzo di emissione dell’obbligazione è pari al 99,613% e la cedola fissa è del 4,375%,
equivalente a uno spread di 475 punti base sopra il tasso mid-swap a 5 anni. La cedola sarà riconosciuta in via posticipata il 12 luglio di ogni anno a partire dal 12 luglio 2020.
L’emissione è stata allocata a oltre 150 investitori, con la seguente ripartizione geografica: Italia (34%), Regno Unito (23%), Francia (15%), Germania & Austria (8%), Svizzera (7%) e altri.
Per tipo di investitore è stata prevalente la sottoscrizione da parte di fondi d’investimento (65%), banche e banche private (24%), assicurazioni e fondi pensione (6%), istituzioni ufficiali (4%) e altri.
L’obbligazione, riservata agli investitori istituzionali, fa parte del Programma EMTN di Ubi e sarà quotata alla Borsa irlandese. La data di regolamento della transazione sarà il 12 luglio 2019.
In ragione dello status subordinato, i rating attesi dell’obbligazione sono i seguenti: ‘Ba3’ da parte di Moody’s, ‘BB’ da parte di Standard & Poor’s, ‘BB+’ da parte di Fitch e ‘BBH’ da parte di Dbrs.