Alfio Bardolla Training Group (ABTG) amplia l’offerta di servizi e inserisce “internet royalty” come quarto ramo di business grazie alla partnership con Giacomo Bruno Editore. Il nuovo business offrirà corsi e coaching indirizzati ad un pubblico interessato a costruire un business online e a guadagnare attraverso i diversi canali internet.
L’acquisto è stato formalizzato nei giorni scorsi e ora gli artefici dell’operazione ne spiegano ragioni e finalità.
“La creazione di questo nuovo dipartimento – spiega Alfio Bardolla, Ceo e fondatore di ABTG – ci permette di aumentare l’offerta e ‘catturare’ nuovi clienti attingendo ad un pubblico estraneo al nostro business tradizionale. Un’offerta aggiuntiva da cui ci aspettiamo un significativo fatturato addizionale”.
È una partnership in esclusiva in cui noi, aggiunge Bardolla, “acquisiamo il brand “numero1”, il più forte nella creazione di libri e nel publishing in Italia, oltreché le abilità di Giacomo Bruno e del suo staff. Iniziativa grazie la quale migliorare la nostra offerta in Italia e in Spagna, conseguendo un’importante crescita di ricavi ed Ebitda”.
Per Giacomo Bruno invece, “la partnership rafforza il brand e farà crescere la visibilità della casa editrice e di tutti i nostri corsi. Beneficeremo infatti dei servizi di ABTG, a cui compete tutta la parte ‘gestionale’, mentre noi ci focalizzeremo sui servizi erogati”.
Ma c’è pure altro, in quanto la nostra casa editrice, aggiunge Bruno, “potrà accedere anche ai clienti di ABTG offrendo loro la possibilità di pubblicare i loro lavori e attingere ai servizi correlati per trasformarsi in un autore di successo”.
La partnership presenta quindi vantaggi importanti per entrambi i partner e ABTG potrà “sviluppare cross selling e quindi aumentare il valore medio del cliente. Iniziative grazie le quali raggiungere le strategie di crescita sia in Italia che all’estero con effetti benefici già dall’esercizio in corso”.
I nostri progetti, completa il fondatore di ABTG, “prevedono l’avvio dell’iniziativa a settembre e ciò ci dovrebbe consentire di realizzare un fatturato aggiuntivo di oltre 500mila euro. La crescita registrerà un’accelerazione nel 2020, quando la nuova divisione sarà a regime e avrà un giro di affari tendente ai 3 milioni, Italia più Spagna, con un margine contributivo che supera il 70 per cento”.
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