Cambio di direzione per Deutsche Bank sul listino di Francoforte. Intorno alle 11:15 le azioni della banca tedesca segnano un ribasso dell’1% a 7,11 euro, dopo essere arrivata a guadagnare quasi il 4% in scia all’annuncio del maxi piano di ristrutturazione.
Dopo la fiammata iniziale, le azioni hanno poi invertito la rotta, probabilmente a causa delle prese di beneficio, dopo che nell’ultimo mese si erano apprezzate di oltre il 18%, scontando già i rumor delle scorse settimane sulle misure incluse nel piano.
Il board della banca tedesca ha dato il via libera alla riduzione di circa 18.000 dipendenti entro il 2022 con l’obiettivo di portare il cost/income ratio al 70% entro quell’anno, con i costi che dovrebbe scendere a 17 miliardi.
I vertici, nel corso della conferenza stampa di questa mattina, hanno sottolineato che il turnaround è già partito oggi in Asia, e che nel 2020 è atteso il raggiungimento del break-even dopo il rosso del 2019 a causa dei costi di ristrutturazione.
Per quanto riguarda il giro d’affari, nel 2022 il management si attende ricavi per 25 miliardi e un risultato ante imposte superiore ai 6 miliardi.
I vertici hanno poi spiegato che nella creazione della non core unit verranno trasferiti 74 miliardi di attività ponderate per il rischio, di cui la maggior parte dovrebbero essere dismesse già entro il 2020, e 288 miliardi di esposizioni a leva, che libereranno capitale da distribuire a partire dal 2022.