UniCredit – Allo studio creazione di sub-holding per le attività estere

UniCredit starebbe studiando una “revisione dell’architettura societaria” che prevede il raggruppamento di tutte le attività internazionali sotto una sub-holding estera, basata probabilmente in Germania. Mentre la sede e il controllo del gruppo rimarrebbero in Italia.

Il progetto, secondo le indiscrezioni raccolte da il Sole 24Ore, avrebbe lo scopo di rendere più efficiente la banca nella raccolta e servirebbe ad ottimizzare la struttura societaria ai fini dei requisiti Tlac, a cui UniCredit è vincolata in quanto banca sistemica.

Sotto la nuova struttura sarebbero raggruppate tutte le attività estere a iniziare dalla Germania, l’Austria, i Paesi dell’Est Europa e la Turchia. Si tratta di 13 realtà territoriali che potrebbero mantenere la configurazione di società autonome o diventare divisioni senza un proprio cda.

Il vantaggio della nuova configurazione sarebbe quello di poter emettere debito con il rating del Paese della sub-holding, in questo caso la Germania, con evidenti risparmi in termini di costo. Inoltre, la nuova struttura farebbe emergere il valore delle attività estere, attualmente penalizzato dallo “sconto Paese” applicato alle attività italiane dagli investitori.

Infine, per quanto riguarda la normativa Tlac, rilevante nel caso di risoluzione, UniCredit potrebbe alleggerire il peso dei vincoli in termini di emissioni di titoli subordinati “aggredibili” per primi in caso di crisi, quindi con la funzione di assorbire le perdite.

Al momento la banca è alla ricerca di un advisor per studiare l’ottimizzazione della struttura societaria. Il disegno complessivo verrà probabilmente presentato insieme al nuovo piano industriale. Si capirà allora se la nuova struttura sia anche finalizzata a un assetto più consono a eventuali operazioni societarie e alleanze strategiche con gruppi internazionali.