La storia di Officina Stellare ha avuto inizio nel 2001 con la fondazione di Astrotech srl, nata dall’intuizione di Giovanni Dal Lago e Gino Bucciol, oggi rispettivamente amministratore delegato (CEO) e responsabile sviluppo business (CBDO) della società vicentina.
L’esperienza di Giovanni Dal Lago nell’astronomia, iniziata attraverso una collaborazione con la rivista italiana settoriale “Coelum Astronomia” e proseguita poi con la fondazione del mensile “Le Stelle”, insieme al background in ambito tecnico e commerciale di Gino Bucciol, formatosi in Telecom Italia ed ex responsabile di Kilsen Italia per il triveneto, ha rappresentato proprio il punto di partenza della società veneta sbarcata a Piazza Affari lo scorso 26 giugno.
Astrotech era una realtà attiva nella produzione di telescopi dedicati al mercato consumer e prosumer che, come ricorda Gino Bucciol a Market Insight, “rappresentava una nicchia di mercato molto interessante e in quel momento aperta a nuove strade”.
Con il passare degli anni, prosegue Bucciol, “ci siamo resi conto delle ampie e sempre più importanti potenzialità offerte dal segmento riguardante una clientela più alta e professionale. All’epoca il mercato era infatti nelle mani di pochissimi operatori e caratterizzato da una concorrenza decisamente molto frazionata. Abbiamo deciso così di iniziare a proporre direttamente le nostre soluzioni che fin da subito si distinguevano per il loro forte grado di innovazione”.
“Non fu per nulla facile, e la catena prevedeva ancora il ricorso a fornitori esterni, ma la produzione interna iniziava a delinearsi”.
Il punto di svolta, ricorda Bucciol, “è rappresentato dall’incontro nel 2009 con il nostro attuale Presidente, Riccardo Gianni, e la successiva creazione di Officina Stellare nella forma e struttura che conosciamo oggi, con Gianni alla presidenza, Dal Lago alla guida e il sottoscritto allo sviluppo del business”.
Le competenze di Riccardo Gianni, fisico e manager con una storia ventennale di successo anche nel settore dell’astronomia, hanno permesso fin da subito “di aumentare la visibilità e lo sviluppo della rete commerciale all’estero, accelerando il nostro percorso di crescita”.
Un percorso, il cui step successivo è rappresentato dall’ingresso nel capitale nel 2012 di Fabio Rubeo, oggi consigliere della società, attraverso il conferimento del laboratorio ottico.
Il completamento della catena di produzione interna, conclude Bucciol “ha permesso ad Officina Stellare di sviluppare un enorme vantaggio competitivo e di diventare al contempo un player con specificità uniche a livello mondiale”.
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