Ieri il Ftse Italia Servizi Pubblici ha chiuso in rialzo dello 0,3%, facendo meglio sia del Ftse Mib (-0,4%) sia del corrispondente indice europeo, l’Euro Stoxx 600 Utilities (+0,2%).
Sull’obbligazionario italiano il rendimento del decennale italiano scende al 1,75% con il relativo spread verso il Bund tedesco a 210 punti base. I dati Istat sulle vendite al dettaglio di maggio hanno messo in risalto un calo dello 0,7% su base mensile e dell’1,8% su base annuale (-0,6% consensus).
Tra le Big, hanno fatto meglio A2A e Snam. Entrambe hanno guadagnato l’1 per cento.
La multiutility lombarda ha collocato il suo primo green bond nell’ambito del Green Financing Framework presentato a fine giugno, destinato a investitori istituzionali a valere sul Programma EMTN.
L’emissione decennale da 400 milioni, che ha ricevuto ordini per 3,2 miliardi, ha una cedola annua pari a 1%, è stato collocato ad un prezzo di emissione di 98,693%, con uno spread di 105 punti base rispetto al tasso di riferimento mid swap.
La multiutility lombarda ha rinnovato il proprio interesse a proporsi come possibile partner industriale nel progetto di fusione tra le multiutility venete, Aim Vicenza e Agsm Verona.
Tra le Mid, ben intonata Falck Renewables che guadagna il 5,5 per cento. Segue Erg (+3,3%).
Ascopiave ha riportato un +1,3 per cento. Le azioni ordinarie scendono al 2,933% del capitale, dopo avere assegnato 7.149.505 azioni proprie (3,05% del capitale) alla società Anita nell’ambito dell’operazione di incorporazione di Unigas Distribuzione in Ascopiave, completata a fine giugno.
Tra le Small, ha fatto meglio Seri Industrial (+2,9%).