Il Cda di Brunello Cucinelli ha esaminato il dato preliminare del giro d’affari consolidato del primo semestre 2019, che evidenzia ricavi netti pari a 291,4 milioni, in crescita dell’8,1% nel confronto a cambi correnti (+7,2% a cambi costanti).
Dall’analisi del fatturato per area geografica emerge l’incremento del 9% a 94,1 milioni delle vendite realizzate in Nord America, che rappresentano il 32,3% del giro d’affari consolidato. Positivo anche l’andamento delle vendite in Europa (+9,6% a 92,4 milioni) e in Cina (+15,9% a 28,8 milioni), dove prosegue il consolidamento della presenza della maison del cachemire in quell’area. Contenuto all’1,1% l’aumento delle vendite in Italia, che rappresentano il 15,2% del totale.
Fatturato in crescita anche nel Resto del Mondo, con ricavi saliti del 5,5% a quota 31,9 milioni.
A livello di canale distributivo, salgono del 12% a 150 milioni le vendite dirette, che rappresentano il 51,5% del totale. Nei primi sei mesi dell’anno emerge la crescita like-for-like del 3,7%, grazie ai positivi sell-out dei ricavi della collezione Primavera/Estate 2019.
Al 30 giugno 2019 il network di store contava 102 boutique (100 a fine 2018), con 3 nuove aperture nei primi 6 mesi dell’anno in corso, di cui 2 nel 2Q 2019, alle quali si aggiungono le 2 conversioni delle due boutique dal canale monobrand wholesale.
Si muovono a due velocità i canali indiretti, con il wholesale monomarca sceso dell’8,1% a 18,2 milioni. Invece, il dato normalizzato che, a parità di perimetro esclude il contributo delle vendite di 4 boutique monomarca wholesale convertire alla gestione diretta nel 2018, evidenzierebbe una crescita dell’1,5 per cento.
Il network conta 28 boutique (27 boutique al 31 dicembre 2018).
Salgono del 6,5% a 123,3 milioni le vendite indirette multimarca, che hanno beneficiato sia dei rapporti “speciali, amabili, di grande stima e rispetto reciproco” costruiti dal multibrand negli anni sia dell’apprezzamento delle collezioni da parte del cliente.