Il Cda di Digitouch ha conferito pieni poteri esecutivi al Presidente Simone Ranucci Brandimarte, che prende il testimone delle deleghe operative e commerciali dell’amministratore delegato Paolo Mardegan.
Un cambio che consentirà di sostenere l’importante momento di crescita aziendale e consolidamento dell’offerta integrata di tecnologia, dati e digital marketing.
A distanza di cinque anni dalla quotazione a Piazza Affari, si è aperta una seconda fase di sviluppo per la società che prevede una maggiore concentrazione sull’integrazione dell’offerta tra servizi tecnologici, big data e digital marketing.
Il gruppo intende rafforzare la struttura manageriale con l’ingresso di alti profili in grado di dare maggiore impulso all’offerta integrata dei diversi servizi, oltre a porre le basi per la redazione di un nuovo Piano Industriale che rifletta le nuove aspettative di crescita.
Per quanto riguarda il primo aspetto, il Cda ha avviato da qualche mese una serie di riflessioni per rivedere la governance del gruppo al fine di renderla più adeguata alla crescente complessità gestionale e dimensionale, nonché agli obiettivi del piano.
Digitouch avvierà inoltre a breve anche un processo di revisione e aggiornamento del piano industriale 2018-2020, con l’obiettivo di disegnare le nuove strategie di sviluppo e crescita nel medio termine 2020-2023.
La società ha inoltre reso noto un cambiamento all’interno degli azionisti significativi: Sodapao ha ridotto la propria partecipazione dal 20,33% al 13,47% e Marko Maras è sceso dal 5,33% al 4,03%.
La nuova composizione dell’azionariato è la seguente: Simone Ranucci Brandimarte 16,59%, Sodapao 13,47%, Daniele Meini 11,88%, Roberto Italia 5,16%, azioni proprie 0,41%, Mercato 52,49%.
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