DigiTouch – Forte rafforzamento sulle tecnologie per un’offerta unica e integrata

“In seguito all’ingresso di Purple Ocean nell’ottobre 2018 e di Meware nel maggio 2019, il Gruppo si è rafforzato in modo importante sulle tecnologie, con la possibilità di sviluppare soluzioni tecnologiche ad hoc per i nostri clienti”. Così afferma il presidente del Gruppo DigiTouch, Simone Ranucci Brandimarte, nel commentare le ultime operazioni straordinarie che hanno consentito di ampliare ulteriormente l’offerta e creare una Full Digital Platform Company in grado di realizzare soluzioni integrate in ambito digital marketing e digital transformation.

Ad oggi, le tecnologie del Gruppo sono schematizzabili nelle seguenti aree: Business Intelligence, Interface Design, e-Commerce, Cloud, Gamification platform, Business Process Outsourcing e infine soluzioni ad hoc.

A fronte del potenziamento dell’offerta il Gruppo DigiTouch sta lavorando all’ampliamento del Piano Industriale 2018-2020.

L’obiettivo è quello di disegnare le nuove strategie di sviluppo e crescita nel medio termine 2020-2022, anche alla luce degli ottimi risultati raggiunti finora con i ricavi che sono cresciuti dai 5 milioni del 2013 ai 40 milioni di euro previsti per la fine del 2019. Il nuovo piano sarà comunicato entro novembre 2019.

Le tecnologie in ambito Business Intelligence

“Oggi possiamo contare su un’area di business intelligence ancora più forte, grazie all’acquisizione di Meware”, afferma Ranucci Brandimarte.

“Alla nostra capacità di raccogliere dati dal digitale abbiamo sommato la possibilità di gestire informazioni del cliente provenienti da altre fonti. Le nostre soluzioni di business intelligence e business analytics sono quindi in grado di far confluire dati digitali su dati raccolti da altri canali, combinandoli e utilizzandoli in ambito digitale”.

Inoltre, “alla business intelligence stiamo applicando l’intelligenza artificiale e il machine learning. Siamo in grado di fondere dati raccolti online con i dati dei sistemi informativi aziendali e internet per aiutare i clienti a valorizzarli attraverso lo sviluppo di modelli previsionali basati su paradigmi di machine learning, al fine di ottimizzare le scelte e la gestione”.

Infine, “lavoriamo con un approccio multi-piattaforma, sfruttando soluzioni proprietarie e di terzi. In questo modo siamo in grado di presentare un’offerta unica sul mercato, formalizzando per qualsiasi cliente qualsiasi tool di business intelligence”. Caratteristiche grazie alle quali, rimarca il presidente, “sulla business intelligence siamo probabilmente il player con la soluzione più avanzata”.

Gli altri ambiti dell’offerta tecnologica

Il secondo ambito dell’offerta tecnologica illustrato dal presidente, “è rappresentato dal mondo delle interfacce e dell’interface design, ovvero della possibilità di sviluppare siti e applicazioni mobile sfruttando tecnologie evolute e lavorando anche su aree innovative come la natural interface”.

La terza area concerne “la creazione di soluzioni di e-commerce ad hoc per realtà piccole, medie o grandi che approcciano il disegno e lo sviluppo di soluzioni di vendita digitali”.

Altri segmenti di operatività sono “la gestione tecnica delle operazioni del cloud, con il relativo supporto ai clienti nell’utilizzo di queste tecnologie” e servizi di “marketing automation grazie alle soluzioni sviluppate da Meware”.

Sempre grazie all’esperienza di Meware, il Gruppo può realizzare efficaci “soluzioni di business process automation, che la neo-acquisita ha già implementato per importanti clienti”.

Infine, “abbiamo prodotti e servizi ad hoc che sviluppiamo internamente e vanno a supportare il marketing del cliente, ad esempio il marketing conversazionale, come nel caso delle chatbot”.

L’offerta molto ampia e la capacità di lavorare su soluzioni integrate contraddistingue il Gruppo rispetto alla concorrenza. “Sviluppiamo le piattaforme per i nostri clienti, le implementiamo, li aiutiamo a trovare clienti online. Si tratta di una soluzione unica nell’ambito dell’ICT italiano ed è una caratteristica propria solo di grandi realtà”.

La riorganizzazione del Gruppo e il nuovo piano

“A valle dell’ampliamento dell’offerta, oggi fortemente orientata a soluzioni di Business intelligence e tecnologiche, seguirà un’adeguata revisione organizzativa”, annuncia il presidente.

“Stiamo lavorando ad una revisione al rialzo del piano, alla luce della rinnovata capacità del gruppo non solo di lavorare sul digital marketing ma anche sui dati del cliente e sulle soluzioni tecnologiche che permettono al cliente di creare valore”.

“Entro novembre dovremmo presentare il nuovo Piano Industriale 2020-2023, che sarà particolarmente aggressivo in virtù dei risultati che stiamo avendo e della capacità sviluppata dal Gruppo di offrire ai clienti soluzioni integrate fra tecnologia e marketing, tramite un’offerta più ampia fatta di digital marketing, data management e soluzioni tecnologiche ad hoc”.

Il tutto mantenendo un occhio su eventuali opportunità di crescita esterna poiché, come ricorda, Ranucci Brandimarte, “il mercato dell’ICT cresce per consolidamento. Abbiamo stretto alleanza con Meware perché sappiamo di dover lavorare insieme per fare massa critica.Ccontinueremo ad osservare altre realtà sia in ambito marketing sia tecnologico”.

Il contributo fondamentale di Meware

L’acquisizione di Meware ha permesso di integrare nell’offerta del gruppo i punti di forza della società attiva nella progettazione e realizzazione di soluzioni informatiche, che prevede di realizzare nel 2019 un fatturato di circa 7,5 milioni e un Ebitda pari a circa 0,950 milioni.

“La nostra è un’azienda di tecnologia, tipicamente ICT, che fa consulenza e progetti”, spiega Roberto Di Giulio, Ad di Meware. “Nell’ambito dell’offerta e dell’esigenza della digital transformation coniughiamo le nostre competenze su quattro pilastri”.

“Il primo è quello della business analytics: attraverso un folto gruppo di statistici e matematici siamo in grado di sviluppare soluzioni di analisi dei dati che vanno dal semplice reporting fino a modelli di ottimizzazione basati sul machine learning. Possiamo vantare partnership con colossi come SAS (di cui siamo SAS Gold Partner), Amazon e Google, oltre a una nostra soluzione originale chiamata Meware Cognitive Platform, con la quale offriamo servizi di data mining”.

Il secondo pilastro “è relativo allo sviluppo delle interfacce innovative di interazione con l’utente. La novità fondamentale che portiamo, attraverso delle partnership, è lo sviluppo di applicazioni web utilizzando piattaforme DevOps (in particolare quella di Entando) o natural interface, fino alla produzione di soluzioni di realtà virtuale e realtà aumentata”.

“Il terzo caposaldo”, prosegue l’AD, “concerne la nostra storica capacità di automazione dei processi, attraverso piattaforme molto evolute come quelle di TIBCO e Red Hat”. L’ultima area tecnologica riguarda “il supporto alla necessità di cambiamento e di nuovo engagement dei clienti e dei dipendenti, attraverso una piattaforma di gamification originale da noi sviluppata e registrata che, in modo molto flessibile e anche in cloud, permette di pianificare processi sia esterni sia interni delle aziende”.

Una risposta concreta alle richieste del mercato

“Il deciso ampliamento dell’offerta tecnologica e di marketing che abbiamo realizzato risponde a una precisa esigenza del mercato”, chiarisce Ranucci Brandimarte, che cita in particolare due aspetti.

Innanzitutto, “nel nuovo mercato delle aziende vincenti la tecnologia lavora con il marketing. Nelle grandi aziende di successo che si stanno rinnovando non c’è più un CMO o un CTO, ma un’unica figura professionale, un business leader che gestisce sia il marketing che la tecnologia”.

Il secondo grande cambiamento riguarda il consumatore. “Oggi qualunque progetto deve partire dal nuovo consumatore digitale, che presto sarà pari al 100% dei consumatori. I requisiti tecnologici vengono quindi sfruttati dalla user experience per progetti interni o esterni, ma in generale il livello di esigenza è molto più rilevante rispetto a qualche anno fa”.

A fronte di questi due sostanziali cambiamenti, conclude Ranucci Brandimarte, “un gruppo come DigiTouch che è sempre stato leader nel marketing digitale deve rafforzarsi a valle, integrando soluzioni tecnologiche che permettano di seguire i propri clienti non solo in una fase di acquisizione ma anche in fase di progettazione e realizzazione”.

Competenze di sviluppo e formazione delle risorse

Un aspetto cruciale riguarda la “creazione delle competenze, che sono tipicamente formate in mercati come i nostri”. Una filosofia che accomuna DigiTouch e la neoacquisita Meware, come spiega l’AD Roberto Di Giulio.

“Abbiamo una collaborazione con il centro di ricerche Biogem di Ariano Irpino, un consorzio che riunisce diverse università del Sud Italia. Si tratta di un centro di biotecnologie che collabora con le aziende per fare recruiting, attraverso programmi di training erogati da professori universitari, consulenti e dalle aziende stesse. Il tutto, sulla base di un percorso finalizzato all’inserimento graduale nel mondo del lavoro, passando dagli stage fino ad arrivare all’assunzione”.

Le sfide dei prossimi mesi

“L’elemento chiave per il successo”, ribadisce Ranucci Brandimarte, “è quello di integrare l’offerta, creare aree comuni che permettano di valorizzare un’offerta integrata di marketing e tecnologia e far sì che questo venga percepito dai clienti”. Data la complessità crescente del gruppo “stiamo pianificando l’ingresso di nuove figure manageriali di alto livello che ci consentano di crescere in modo scalabile”.

Il secondo aspetto su cui il gruppo concentrerà i propri sforzi è “l’internazionalizzazione del go-to-market” poiché, spiega il presidente, “dobbiamo competere non solo su un mercato, bensì dobbiamo crescere anche all’estero”.

Infine, il  terzo obiettivo del Gruppo è quello di “creare delle forti specializzazioni sui settori industriali. Financial services e retail sono i segmenti in cui già ci muoviamo meglio, ma dobbiamo diventare sempre più specializzati”.

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