Officina Stellare, specializzata nella progettazione e produzione di telescopi e strumentazione ottica e aerospaziale d’eccellenza, è sbarcata brillantemente a piazza Affari lo scorso 26 giugno, mettendo a segno un progresso del 54,3% e mantenendo ad oggi una performance positiva del 57% circa rispetto al prezzo di ingresso.
“Coerentemente con le nostre intenzioni di diventare un operatore leader nel campo della New Space Economy, abbiamo valutato attentamente le diverse possibilità di crescita e convenuto che la quotazione sul mercato AIM di Borsa Italiana offrisse una serie di vantaggi estremamente interessanti”, sottolinea a Market Insight Gino Bucciol, Chief Business Development Officer di Officina Stellare.
La Borsa rappresenta ovviamente, spiega Bucciol “un canale di finanziamento decisamente efficiente da un punto di vista di iniezione di risorse finanziarie e diluizione ma non è l’unico aspetto che ha sostenuto la nostra decisione di quotarci”.
Il percorso di avvicinamento al mercato AIM, riferisce il manager, “costringe le aziende ad intraprendere un percorso di crescita dei processi interni, delle modalità di gestione, nonché della vision aziendale. Iniziare a ragionare sui diversi piani come una grande realtà ha rappresentato proprio il contraccolpo positivo a cui eravamo maggiormente interessati”.
Ma c’è anche altro, poiché “essere quotati garantisce una visibilità eccezionale, che aiuta molto nel reperire risorse umane di alto livello. Essere un’azienda “produttiva” di prodotti aerospace significa avere a disposizione una dotazione strumentale di altissimo livello, ma anche, e soprattutto, disporre di risorse umane di qualità eccezionale”.
Officina Stellare ha avviato infatti un vero e proprio “rientro dei cervelli”, in controtendenza con quanto abbiamo assistito negli ultimi decenni, richiamando nel paese risorse Italiane di alto livello che lavoravano all’Agenzia Spaziale Europea o in altre importanti istituzioni scientifiche e di ricerca. Non mancano rientri anche da aziende corporate del mondo aerospaziale mondiale: dal Giappone, dall’Inghilterra, dal Canada dalla Repubblica Ceca, solo per citare alcuni esempi.
“La quotazione ci renderà più interessanti ed appetibili per chi ha già fatto un percorso consistente magari all’estero e cerca una posizione importante”.
Infine, conclude Bucciol, “non sono mancate manifestazioni di interesse di grandi aziende verso le nostre capacità, ma abbiamo sempre creduto fortemente nelle nostre idee e nella possibilità di diventare, nel giro di pochi anni, una realtà sempre più importante”.
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