Tecnologia (-0,4%) – Sesa (+0,7%) positiva dopo i conti, ancora bene Digital Bros (+3,5%)

Seduta debole per il Ftse Italia Tecnologia, che chiude in flessione dello 0,% sottoperformando l’Euro Stoxx Tecnologia (+0,2%) e il Ftse Mib (+0,6%).

Il listino milanese ha nuovamente sovraperformato gli altri benchmark continentali, complice anche lo spread in calo sotto 200 punti base.

Focus sulla politica monetaria, dopo le parole di Jerome Powell al Congresso Usa che hanno rafforzato le aspettative per un ribasso dei tassi a fine mese. Intanto Trump è tornato ad attaccare la Cina sul commercil.

Sul fronte macro, i dati sull’inflazione americana sono risultati lievemente superiori alle attese.

Nel comparto tecnologico, la big cap Stm chiude in ribasso dello 0,3% mentre la tlc Telecom Italia termina poco mossa (+0,1%) dopo che Moody’s ha confermato il rating a livello Ba1, tagliando però l’outlook da stabile a negativo. Intanto, la Corte di Giustizia europea ha stabilito che la concessione attribuita nel 2016 a Open Fiber per la banda ultralarga è legittima, nonostante il ricorso presentato da Tim.

Contrastate le mid cap Reply (-1%) e Sesa (+0,7%), quest’ultima alla quinta seduta consecutiva in rialzo grazie ai risultati dell’esercizio al 30 aprile 2019, superiori al track record storico del gruppo e al mercato di riferimento.

Fra le aziende a minor capitalizzazione ancora acquisti su Digital Bros (+3,5%), sostenuto già nella precedente seduta da un upgrade di Banca Akros. Bene anche Retelit (+2,5%), debole Txt (-0,6%) dopo le dimissioni del Cfo Paolo Matarazzo.