Unieuro ha archiviato il primo trimestre 2019-2020, chiuso lo scorso 31 maggio, con ricavi pari a 495,3 milioni, in progresso del 18,3% su base annua.
Un incremento a doppia cifra, che acquista ancora maggiore rilevanza in un contesto di mercato stabile e che è stato raggiunto “grazie alla nostra strategia di crescita esterna e al +3,6% fatto segnare dalle attività a perimetro costante, sia fisiche che online”, afferma Giancarlo Nicosanti Monterastelli, amministratore delegato di Unieuro, in un’intervista rilasciata a Market Insight a commento dei conti dei primi tre mesi dell’esercizio.
Sotto il profilo dell’M&A, prosegue il capo azienda,“Unieuro è l’unico player attivo nel consolidamento del mercato. L’acquisizione di Pistone, finalizzata all’inizio di marzo, è solo una delle operazioni che hanno ampliato il perimetro aziendale nel trimestre. Il canale diretto ha infatti beneficiato anche dell’apporto degli 8 negozi ex-Trony acquisiti lo scorso luglio 2018 e dei 6 ex-Euronics di cui abbiamo annunciato l’acquisizione in ottobre”.
“La rete indiretta invece ha beneficiato dell’innovativo accordo con Finiper, finalmente a regime: sono oggi attivi 20 shop-in-shops a marchio Unieuro by Finiper in altrettanti ipermercati e il contributo è stato molto significativo”.
Per contro il gruppo romagnolo ha chiuso il periodo in esame con una perdita netta reported aumentata del 21,3% a 9,7 milioni ma in calo, su base adjusted, del 20,4% a 3,9 milioni.
Il mercato retail dell’elettronica di consumo e degli elettrodomestici, spiega il Ceo,“risente di una marcata stagionalità. Si pensi all’importanza della stagione natalizia e alla crescita inarrestabile del Black Friday, a cui è legato il picco di ricavi di novembre. Viceversa, i mesi di marzo, aprile e maggio sono tra i meno significativi dell’anno e producono ricavi mediamente inferiori, che faticano a coprire i costi fissi che gravano indifferentemente su tutti i retailer: dagli affitti dei punti vendita agli stipendi dei dipendenti”.
Pertanto, sottolinea Nicosanti Monterastelli, “la perdita di bilancio in un trimestre tanto debole va considerata intrinseca al nostro business ed è destinata ad essere riassorbita nei mesi successivi. La vera notizia è che tale perdita è andata assottigliandosi rispetto allo scorso esercizio, anche grazie alla leva operativa che Unieuro riesce a sfruttare”.
Da segnalare inoltre, prosegue l’Ad, che “il trimestre è stato influenzato da operazioni non ricorrenti. Operazioni quali l’acquisizione dei negozi ex-Pistone che ha comportato oneri di integrazione non ricorrenti per 3,2 milioni, anche relativi alla formazione dei nuovi colleghi siciliani, e investimenti non ordinari per 3,4 milioni, comprensivi dei capex relativi alla piattaforma logistica secondaria di Carini”.
“Inoltre le prime settimane di apertura dei nuovi negozi sono state soggette a una promozionalità elevata, che ha avuto un ulteriore impatto sul conto economico”.
Un’operazione, afferma il Ceo, “il cui successo ci ha riempiti di soddisfazione”, aggiungendo che “tutto questo lo dobbiamo soprattutto al grande lavoro e all’entusiasmo dimostrato dalla forza vendita, nuova e preesistente, grazie ai quali è trascorso un solo giorno tra la presa in carico dei negozi e la loro riapertura al pubblico”.
“La campagna pubblicitaria ‘Come prima. Più di prima’ ha fatto il resto, rimarcando al cliente finale come il passaggio all’insegna Unieuro apporterà ulteriori benefici a un livello di servizio già elevato”.
“I risultati ottenuti ci confortano e ci spingono ad accelerare la nostra crescita nella regione: abbiamo infatti appena aperto due ulteriori punti vendita, a Gela (Caltanissetta) e Misterbianco (Catania)”.
Guardando poi ai prossimi mesi dell’esercizio in corso, afferma Nicosanti Monterastelli” ci attendiamo per il mercato italiano una sostanziale tenuta del business tradizionale nonché un incremento a doppia cifra dell’online e, grazie alle azioni di crescita esterna ed interna intraprese dalla Società, Unieuro sovraperformerà ancora una volta il mercato”.
E conclude “La prossimità è uno dei nostri tre pilastri strategici, insieme all’experience e al retail mix, e il rafforzamento di Unieuro sul territorio rimane un tema centrale, anche a beneficio della strategia omnicanale della Società. Pertanto siamo sempre attenti alle possibili opportunità di crescita che rileviamo sul mercato”.