JP Morgan ha archiviato il secondo trimestre 2019 con un utile netto di 9,65 miliardi di dollari (+16,1% rispetto al periodo di confronto). L’utile per azione si è attestato a 2,82 dollari, a fronte di stime pari a 2,50 dollari e dei 2,29 dollari del periodo aprile-giugno 2018.
L’andamento ha beneficiato dell’aumento del margine di interesse e di effetti fiscali positivi, a fronte della debole performance del trading.
I ricavi si sono fissati a 29,57 miliardi di dollari (+4,1% rispetto al secondo trimestre 2018), grazie alla crescita del giro d’affari del Consumer e Community Banking, che ha più che compensato il calo del Corporate e Investment Banking. Al 30 giugno 2019 il Cet1 è pari al 12,2 per cento.