Cassa Centrale Banca potrebbe rilevare una quota del 10% di Carige nell’ambito del piano di salvataggio della banca ligure, per poi valutare se salire in seguito oltre tale soglia.
L’ingresso del gruppo cooperativo trentino, il cui cda si riunirà venerdì 18 luglio, si collocherebbe all’interno del piano di intervento che vede il Fitd nel ruolo di pivot, con un investimento nell’ordine di 100 milioni, secondo quanto riporta la stampa.
Il piano del Fitd stimerebbe un fabbisogno patrimoniale di 900 milioni (700 milioni di aumento di capitale), di cui 320 milioni con la conversione del bond sottoscritto dallo Schema Volontario dello stesso Fitd (l’assemblea per l’ok si terrà il prossimo 23 luglio), 200 milioni dall’emissione di un bond subordinato sottoscritto in larga parte da due banche pubbliche, Mediocredito Centrale (25 milioni) e Credito Sportivo (150 milioni).
Senza dimenticare l’apporto di alcune decine di milioni da parte dei soci attuali (in primis la famiglia Malacalza) e il possibile contributo dello Schema Obbligatorio dello stesso Fitd (nei giorni scorsi i rumor parlavano di 200 milioni).
Altre indiscrezioni di stampa riportano il possibile coinvolgimento di altri due investitori, un family office genovese e una società industriale, con un investimento complessivo di 70 milioni.
Il piano dovrà essere pronto entro il 25 luglio per essere presentato alla Bce e dovrebbe includere anche la cessione di 3 miliardi di Npe, con i rumor di stampa che indicano Sga e Credito Fondiario come operatori interessati.